di Andrea Ferretti
Sono saltate le prime prove dei cavalli (quelle a porte chiuse) di marzo, saltano anche quelle previste ad aprile e pure le successive. Anche la Quintana di Ascoli, come tutte le manifestazioni e gli eventi in programma nel 2020, è a fortissimo rischio. Anzi, vista la situazione di emergenza senza precedenti, è più logico parlare di annullamento anziché di posticipi. Alcune rievocazioni storiche, che caratterizzano decine di città e paesi nel periodo maggio-ottobre, hanno già messo nero su bianco rinvii e nuove date. Ma tutto è fortemente condizionato da ciò che avverrà nelle prossime settimane, forse mesi. Ad Ascoli il Consiglio degli Anziani e i Sestieri avevano ormai messo a punto il calendario. Lo avevano fatto dopo le elezioni per il rinnovo dei comitati di Sestiere (dicembre 2019) e la successiva assegnazione dei vari incarichi previsti dall’organigramma quintanaro (inizio 2020). Ma ora è tutto da rivedere.
VERSO UNA DECISIONE – «Come Consiglio degli Anziani siamo in contatto quasi giornaliero con il sindaco Fioravanti – dice Massimo Massetti che del CdA della Quintana è il presidente – e ci stiamo sentendo anche con i caposestieri per valutare il da farsi. La volontà c’è, ma in questo momento ogni nostra decisione può solo essere provvisoria. Qualora ci fossero le condizioni, sarebbe molto importante potersi ritrovare, perché sarebbe un segnale di ripresa sia psicologica che economica. L’aspetto sociale della Quintana non può passare in secondo piano. Ci siamo dati come scadenza la fine di aprile, quando decideremo eventuali nuove date».
POSSIBILE SLITTAMENTO – Al momento, in effetti, non è pensabile una Quintana l’11 luglio per cui, entro tre settimane, è probabile ritrovarsi di fronte a uno slittamento della notturna a settembre, fermo restando quella del 2 agosto. L’alternativa è il “rinvio a data da destinarsi” per entrambe, come peraltro è già stato fatto da altre rievocazioni. Alla Quintana di Foligno, ad esempio, si è indirizzati a un posticipo della “Giostra della Sfida” da giugno ad agosto, fermo restando a settembre la “Giostra della Rivincita”. Il Palio di Siena, che rievocazione non è, deve invece solo ufficializzare che la corsa del 2 luglio è spostata al 22 agosto e quella del 16 agosto al 26 settembre.
EVENTI SALTATI E A RISCHIO – A parte le prove dei cavalli, ad Ascoli il primo appuntamento a saltare è sicuramente “Sestieri all’erta” del 13-14 giugno. Di conseguenza, anche le altre manifestazioni di contorno alla doppia Giostra, come le gare di sbandieratori e musici del 4-5 luglio e la gara degli arcieri del 26 luglio. Stessa probabile sorte per i campionati italiani sbandieratori, uno dei quali (Serie A2) si sarebbe svolto ad Ascoli il 18-19 luglio con la partecipazione di tre Sestieri ascolani (Piazzarola, Porta Tufilla, Sant’Emidio). Per i campionati nazionali giovanili del 27-28 giugno alle quali partecipano alcuni gruppi ascolani, e per quelli di Serie A1 di settembre (11-13), anche qui con tre Sestieri in gara: Porta Maggiore, Porta Romana, Porta Soestà.
IL PROBLEMA CAVALIERI – Nasce poi il problema, di non poco conto, dei cavalieri giostranti che sono legati ai Sestieri da contratti, alcuni anche molto onerosi. Il problema che si pongono i comitati di Sestiere è duplice: 1) le Quintane (posticipate) si corrono, 2) le Quintane del 2020 vengono annullate e se ne riparla nel 2021. Nel primo caso, con quali soldi verrebbero pagati i cavalieri visto che nelle casse dei Sestieri sono prevedibili entrate vicine allo zero? Nel secondo caso, i cavalieri accetteranno una modifica del contratto che preveda al massimo un simbolico rimborso spese per il 2020? Se l’ha fatto Ronaldo alla Juve, possono farlo anche loro. Vedremo.
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