“Compra in Ascoli” è un progetto, una campagna, una ricetta, che il sindaco della città delle cento torri Marco Fioravanti sceglie per favorire la ripartenza dopo la quarantena per colpa del Coronavirus. Il primo cittadino questa sera, 16 aprile, nella diretta Facebook e Instagram (dopo 3 giorni di riposo), fa il punto delle iniziative in corso e guarda anche avanti verso la tanto attesa (attenti però che non significa che tutto torna come prima) Fase 2.
Il progetto “Compra in Ascoli”, avviato per la verità a Natale e ora rilanciato in chiave anticoronavirus, sarà ufficialmente presentato domani. «Vogliamo coinvolgere tutti. Anche i bambini – ha detto il sindaco – Vogliamo che diventi un fatto virale. Già da stasera potete inviarmi sulla mia posta o sulla mia pagina Facebook un video di 30 secondi, un minuto al massimo, in cui spiegare perché compro in Ascoli. Filmati che tutti sono invitati a far girare. Noi li metteremo sul canale Telegram. Compro in Ascoli è un gesto di vicinanza verso commercianti, artigiani e professionisti e soprattutto un atto per rafforzare lo spirito di comunità per uscire tutti insieme dal Coronavirus». Ascoli dunque sceglie idealmente l’autarchia. E’ ovvio che già in tempi normali la maggior parte degli acquisti, da parte degli ascolani, viene effettuata in loco. Con la campagna annunciata si vuole rafforzare questa tendenza e creare una psicologia collettiva che spinga all’aiuto vicendevole. «Aiutiamoci a vicenda – ha detto il sindaco – affinché la nostra ascolanità diventi un punto di ripartenza. Chiediamo a tutti coloro che acquistano un prodotto, un oggetto, un servizio, di mandarci un video. L’obiettivo è creare il giusto sentimento per ripartire da noi stessi».
Nel commentare i dati giornalieri sul contagio, forniti dal Gores, il primo cittadino ha dato giudizi confortanti. «Stiamo migliorando giorno dopo giorno ma non bisogna abbassare la guardia. Ringrazio pubblicamente il prefetto Rita Stentella per l’eccellente lavoro portato avanti». Nella provincia di Ascoli i casi in isolamento domiciliare sono 341 (ma 350 per il Sisp dell’Area Vasta 5), 234 dei quali asintomatici e 107 sintomatici. «Dati incoraggianti», ha sottolineato il primo cittadino citando anche un bel gesto di solidarietà. Un’ascolana residente in Cina ha donato al capoluogo piceno 20.000 mascherine protettive. Comunicazione di servizio per lo smaltimento dei rifiuti verdi: si può telefonare, dalle 7,30 alle 13 dei giorni feriali al numero verde 800200804 per prendere un appuntamento con l’ecocentro Monini.
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