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“Fase 2”, continua il blocco
delle attività ambulatoriali
Ma il Cup prenota per il 4 maggio

ASCOLI - Caos all'ospedale "Mazzoni". Per un problema tecnico il Centro unico di prenotazione regionale aveva riattivato le liste di attesa e fissato appuntamenti. Tutti annullati. Per tutto maggio continueranno ad essere garantite solo le prestazioni contrassegnate dalle lettere U e B e le prese in carico, con una timida riapertura verso le non indispensabili 
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Per tutto il mese di maggio l’attività ambulatoriale all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli rispetterà il blocco imposto per marzo e aprile a causa dell’emergenza Coronavirus. Così è stato comunicato all’Area Vasta 5 oggi, 30 aprile, dalla direzione sanitaria regionale.

Blocco che però non è stato rinnovato al Centro unico di prenotazione (Cup) che, ignaro delle nuove disposizioni, ha ripreso a distribuire appuntamenti già a partire dal 4 maggio.

Caos totale al “Mazzoni”, appena se ne sono resi conto.

Diana Sansoni, direttore dei presidi ospedalieri dell’Area Vasta 5

«Giusto per rendere l’idea, il solo centro antidiabetico per lunedì prossimo aveva 25 prime visite prenotate – ha tuonato Diana Sansoni, direttore del presidio unico ospedaliero dell’Area Vasta 5 – ma ce n’erano in programma anche per gastroenterologia, dermatologia e tante altre».

Ancora peggio, di sicuro, per gli addetti al Cup che, in tarda mattinata, hanno dovuto richiamare tutti i gli utenti per annullare le prenotazioni.

«Se non ce fossimo accorti, ed è avvenuto quasi per caso, c’è solo da immaginare cosa sarebbe accaduto lunedì negli ambulatori ancora chiusi del nostro ospedale», ha ribadito la direttrice.

Un inconveniente non da poco, nel momento in cui uno dei principali problemi che si devono affrontare prima del ritorno alla normalità è proprio il modo per evitare affollamenti nelle sale di attesa. E il lavoro da smaltire è davvero molto con tre mesi di quasi inattività.

«Su questo aspettiamo indicazioni dall’Asur», ha precisato la dottoressa Sansoni.

Durante l’emergenza Coronavirus, nei mesi di marzo e aprile, l’attività ambulatoriale è comunque stata garantita per le prestazioni contrassegnate dalle lettere U (urgenti, da fare entro 72 ore) e B (brevi, entro 10 giorni) sulla prescrizione medica. Ma anche per le cosiddette “prese in carico”.

«Si tratta – è ancora la Sansoni a spiegare – di attività per cui la gestione non poteva essere lasciata indietro per la sicurezza del paziente, oncologico ad esempio. Oppure, per fare ancora un esempio, per alcuni particolari interventi di oculistica che, seppure piccoli ed eseguiti a livello ambulatoriale, hanno poi richiesto dei trattamenti successivi indifferibili».

Sarà così anche per tutto maggio?

«Si e con una timida riapertura verso le prestazioni legate sempre alla presa in carico, ma non indispensabili come per i primi due mesi».



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