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Le proposte di Giorgi (Pd):
«Un fondo Covid e Tari -30%»

EMERGENZA CORONAVIRUS - Il neo commissario dem di San Benedetto attacca la giunta Piunti e lancia alcune proposte tra cui nuovi fondi per i buoni spesa e l'allargamento delle pedonalizzazioni: «Interventi concreti, immediati, volti ad aiutare il tessuto produttivo della città e le sue famiglie più in difficoltà»
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Controlli sul lungomare di San Benedetto

Accuse all’amministrazione di San Benedetto guidata dal sindaco Pasqualino Piunti e alcune proposte concrete per una manovra finanziaria da un milione e mezzo di euro tra risparmi e nuovi fondi per le famiglie disagiate e i commercianti vittima della crisi. E’ questo il piano messo a punto dal neo commissario comunale del Pd, Pier Giorgio Giorgi.

«L’amministrazione di centro destra latita -accusa Giorgi- limitandosi all’ordinaria amministrazione come se nulla fosse accaduto. Quando si trova a gestire risorse provenienti dallo Stato lo fa burocratizzando eccessivamente le procedure di assegnazione dei buoni spesa e lasciando molte famiglie in difficoltà senza un sussidio il giorno di Pasqua. Adesso che si tratta di mettere in campo iniziative proprie Piunti scrive al Premier Conte. Tante sono state finora le dichiarazioni su proposte di intervento a sostegno di famiglie e imprese da parte di esponenti della maggioranza, ma nulla è stato ancora davvero messo in campo».

Giorgi

Giorgi passa poi alle proposte del Pd. «Abbiamo studiato -afferma- il bilancio del Comune di San Benedetto del Tronto allo scopo di suggerire all’amministrazione dove reperire le risorse per finanziare quegli interventi che riteniamo essenziali e non più rinviabili». Giorgi dà qualche numero sui possibili risparmi: 60.000 euro per la Tirreno Adriatica, altri 20.000 per la Beach Arena, 60.000 per i due concerti estivi; 5.000 per la Festa del Primo Maggio; 14.600 per la Festa del Patrono; 35.000 per la Festa della Marina; 804.000 per i 9/12 dei mutui sospesi dalla moratoria di legge; 450.000 quale risparmio minimo dalla rinegoziazione del contratto di PicenAmbiente, i fondi per il trasporto scolastico, gli eventi estivi e altri servizi che non potranno essere erogati.Il totale di queste voci, pari a 1.470.400, non tiene conto delle eventuali donazioni e di altre economie di spesa che sono sicuramente presenti. La predetta somma, già disponibile, può essere da subito allocata attraverso specifiche variazioni di bilancio in un Fondo Covid Straordinario a sostegno delle famiglie e delle imprese per finanziare una serie di provvedimenti ampiamente sostenibili.

L’arrivo della Tirreno-Adriatico

Non esistono nemmeno dubbi di legittimità in riferimento a questa eventualità visto che una recente nota della fondazione Anci Ifel datata 24 aprile ha confermato la possibilità di intervenire sulla riduzione delle utenze non domestiche: i comuni difatti non solo possono concedere delle agevolazioni in favore di chi è stato danneggiato dall’emergenza Covid, ma lo possono fare con immediata applicabilità». Dai democratici arrivano anche tre proposte definite “urgenti” specificando anche le relative coperture.

«In primis -afferma Giorgi- l’erogazione di buoni spesa a favore di nuclei familiari esclusi dal recente bando per esaurimento dei fondi governativi pari ad una spesa stimata di circa 150.000 euro. Poi l’occupazione gratuita di suolo pubblico fino al 31/12/2020 per le attività che già ne beneficiano e per quelle che ne faranno richiesta, attraverso la chiusura di strade a basso scorrimento, eliminazione di stalli, pedonalizzazioni e via dicendo, con un mancato gettito stimabile in 250.000 euro. Infine la riduzione della Tari in misura almeno pari al 30% per tutte le attività produttive di San Benedetto colpite duramente dall’emergenza e che rischiano di non aprire i battenti. Pensiamo alle attività artigianali, ai commercianti, agli alberghi, ai ristoranti, agli stabilimenti balneari, alle discoteche e a tutti gli esercizi di somministrazione alimenti e bevande ai quali va riconosciuto immediatamente questo sconto per un importo pari a 1.070.000 euro.

Il Comune di San Benedetto (foto Cicchini)

Vi sono inoltre una serie di voci di spesa che per via dell’emergenza andranno a generare ulteriori economie con le quali sarà possibile concedere altre agevolazioni o incrementare quelle da noi proposte. La fase emergenziale -conclude-  che stiamo vivendo rischia di creare un’ecatombe economica per la nostra cittadinanza e, nell’attesa di fondi governativi  a favore dei Comuni che sicuramente arriveranno, mettere in campo subito queste tre proposte a costo zero sarebbe per il Palazzo di Viale De Gasperi un segnale di vicinanza e speranza da recapitare ai cittadini sambenedettesi. Interventi concreti, immediati, volti ad aiutare il tessuto produttivo della città e le sue famiglie più in difficoltà».

 


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