Sperimentazione della terapia al plasma per pazienti affetti da Coronavirus sospesa nelle Marche. Il Comitato Etico Regionale non ha concesso il via libera, ma dovrebbe essere questione di giorni. La sospensione sarebbe legata a una formalità, relativa alla valutazione dei protocolli. Il Comitato ha quindi deciso di convocare una nuova riunione. L’amministrazione regionale solleciterà in modo che avvenga in tempi contenuti.
Le Marche, che nei giorni scorsi avevano annunciato l’adesione al protocollo studiato dall’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa, diventano così un caso unico in Italia. Tutte le altre regioni coinvolte, infatti, hanno approvato il protocollo.
Si tratta di Toscana, Campania, Umbria e Lazio. La sperimentazione avrebbe coinvolto gli ospedali di Torrette ad Ancona, Marche Nord a Pesaro e Fermo dove era stato selezionato un centinaio di pazienti sui quali avviare la terapia.
Come già in altre malattie epidemiche, quali ad esempio Ebola e influenza A H1N1, è conosciuto l’uso di plasma a scopo terapeutico prelevato da persone convalescenti, guariti dall’infezione. Dati clinici indicano che la somministrazione di plasma, proveniente da pazienti immunizzati, può essere applicata in maniera sicura a pazienti in fase acuta, con un miglioramento delle condizioni cliniche e soprattutto minor mortalità.
Il meccanismo ipotizzato è la riduzione della replicazione virale, durante la fase iniziale di malattia, ad opera degli anticorpi presenti nel plasma dei soggetti guariti.
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