di Walter Luzi
Il rilancio dei Sibillini profuma di lavanda. Questa è la bellissima storia di Federico e Nicoletta, del loro amore per Montegallo, e per i Monti Azzurri della nostra terra feriti dal terremoto. Da questi due giovani ragazzi bolognesi arriva una lezione per tutti, istituzioni, enti locali e operatori turistici, su come fare, e fare bene, per assicurare una ripresa dopo il sisma. Per pensare un futuro migliore, uno sviluppo sostenibile, un benessere economico a un territorio ricco di fascino e bellezze naturali ma, penosamente e vergognosamente povero di spirito di iniziativa, progettualità e, soprattutto, di una visione del mondo illuminata.
LA SCOPERTA – Federico Rossi e Nicoletta Scopa non sono i soliti annoiati cittadini un po’ snob venuti a cercare atmosfere bucoliche nella vita in campagna. Scoprono questi posti entrambi nel 2005, per caso, quando ancora nemmeno si conoscono. Lui è ragioniere programmatore, lei diplomata nel settore turistico. Lui ci arriva a rimorchio di amici che avevano conoscenti a Comunanza, lei in compagnia di parenti trapiantati nel vicino Abruzzo. Fino a quel giorno non avevano neppure idea di dove si trovassero i monti Sibillini. Se ne innamorano. Ci ritornano più volte da turisti ogni volta che è loro possibile. E ci scommettono su quando scoprono, con sconcerto, che non esiste ancora un portale di promozione turistica per queste zone. Su internet non riescono a trovare la minima informazione sulle tante attrattive naturali di queste zone che invece meritano, e che li hanno così affascinati.
IL PORTALE – Nel 2010 creano “SibilliniWeb.it”, un portale teso alla promozione e valorizzazione del territorio quando a Montegallo non c’è ancora nemmeno la linea adsl per potersi collegare con il mondo. A gennaio del 2013, durante l’ennesimo viaggio per lavorare al catalogo invernale delle località, chiaramente autofinanziato anche questo, c’è la svolta. Aspettano la neve per fotografare e filmare gli scorci più suggestivi da pubblicare in rete, delle guide turistiche, in italiano e inglese, dei comuni di Amandola, Arquata del Tronto, Acquacanina-Bolognola e Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Norcia e Preci.
Ma la neve si fa attendere e loro decidono di non ripartire più, di rimanere a Montegallo per sempre. Seppure accolti con calore vengono visti, ancora oggi, dalle popolazioni autoctone come una sorta di marziani. Alieni mossi nelle loro scelte da logiche incomprensibili, ma, come loro, persone di grandi semplicità e genuinità. Che nei Sibillini ci credono, e sanno fare bene il loro lavoro. Il portale web contribuisce in maniera determinante a raddoppiare il numero dei visitatori sul territorio nel breve volgere di un triennio. La pagina web conterà circa 300.000 contatti nel 2016. Una enormità per un bacino così piccolo. L’anno prima, ancora a proprie spese, Federico e Nicoletta mettono in campo le loro conoscenze ed esperienze nel settore per costruire da zero, una piattaforma proprietaria di “Booking Online” per prenotazioni via internet.
LE SINERGIE – Assistono direttamente cinque strutture ricettive ed un’altra cinquantina in forma più basilare creando sinergie e collaborazioni tra le Guide Escursionistiche e le strutture turistiche. L’enorme mole di lavoro svolta sul territorio comincia a pagare. I servizi resi ai turisti, come l’opportunità di poter scaricare gratuitamente sul pc, tablet o telefonino oltre settanta percorsi, gli Ebook, le immagini Webcam per la visione in tempo reale, gli appuntamenti sul territorio ed il programma delle escursioni fanno lievitare le presenze sui Monti Azzurri. La domanda, anche internazionale, comincia a superare le disponibilità di posti letto. Durante le festività natalizie o pasquali la richiesta è anche di sette od otto volte superiore alla disponibilità nelle circa centoventi strutture ricettive dell’intero comprensorio. Una capacità che il terremoto decimerà, ma che andrebbe in ogni caso, anche oggi, implementata. Solo il periodo della fioritura di Castelluccio richiama sulla piana almeno duecentomila persone ogni anno da tutto il mondo.
I NUMERI – “SibilliniWeb.it” ha contato fino a quattro milioni e mezzo di contatti solo per questo evento. Un aumento delle richieste che qualcuno, semplicisticamente, interpreta come manna mandata dal Cielo, ma che invece è solo il frutto delle fatiche e delle capacità di Federico e Nicoletta. Ancora oggi l’unica concreta realtà privata di promozione turistica dei Monti Sibillini. Meriterebbero un monumento da quelle parti per quanto hanno fatto. Invece a qualche operatore del settore sembrano persino troppe le centocinquanta euro all’anno che chiedono per poter figurare sul loro portale. Sette ore prima della scossa di agosto 2016 firmano l’acquisto di un terreno per coltivare la lavanda. Mercato riservato esclusivamente ai clienti della zona. Il terremoto sconvolge tutto quella stessa notte, ma loro non mollano. Anzi rilanciano, invece di scappare. Il progetto andrà avanti, ma ancora più potenziato. Un punto di ripartenza in controtendenza, con gran parte delle strutture alberghiere inagibili o distrutte dal sisma, e il settore turistico quasi azzerato, e chissà fino a quando.
LA SFIDA – Nasce così la nuova sfida, il progetto “Un fiore per Montegallo”. Nell’aprile del 2017 piantano millecinquecento piante di lavanda. Cosa piantate chiedono i vicini, le patate? No fiori di lavanda. Cosa? Fiori?! Ah! Le spighette. Ma i fiori non si mangiano… Questi bolognesi sono proprio matti! Avranno pensato sbigottiti ancora in molti a Montegallo. Invece nasce una linea, a filiera cortissima, dalla semina al pakaging, di sacchetti di lavanda, prodotti di cosmesi naturale, oli, saponeria, gadget, bomboniere e segnaposto con i fiori essiccati, completamente gestita da Federico e Nicoletta. Dal 2018 le piante a dimora diventano ottomilacinquecento. L’anno successivo la produzione si arricchisce di un nuovo moderno essiccatore, mentre quest’anno dovrebbe entrare in funzione anche un nuovo macchinario per sgranare meglio i fiori di lavanda. Una parte dei circa cinquecento chili di raccolto annuale verrà destinata ai sacchetti. Un altra di quei calici di fiori ricchissimi di olii essenziali, e quindi capace di mantenere la fragranza dei suoi aromi naturali nel tempo, verrà invece distillata per corrente di vapore e destinata ad uso cosmetico. La lavanda spontanea ibrida sotto il Vettore trova un habitat ideale per la crescita. Quell’ettaro e mezzo di Federico e Nicoletta è la piantagione a più alta quota di tutta l’Italia centrale. Tutto realizzato a proprie spese, senza usufruire di alcun finanziamento pubblico. Italiano o europeo che sia.
IL SEGRETO – Nella filosofia di vita di questi due ragazzi di Bologna, dai quali in tanti avrebbero da imparare, il segreto del loro successo: «Per fare la scelta di venire a vivere a Montegallo da una grande città non occorre coraggio. Secondo me ce ne vuole di più a rimanere lì che a stare qui. Il bello della montagna è che non c’è niente. E quando non c’è niente tu puoi fare tutto. Se tu stai in città invece, dove c’è tutto, tu non puoi fare niente». Uno spirito d’iniziativa che non ha trovato emuli alle nostre latitudini. A oggi il portale di Federico e Nicoletta resta l’unico a promuovere le tante bellezze e tipicità dei nostri Monti Sibillini. «Chiediamo alla stampa solo di non enfatizzare troppo ogni più piccola micro scossa tellurica -implora Federico- che spesso neanche noi residenti avvertiamo. Sono notizie sensazionalistiche ad ogni costo ed ansiogene, che lasciano il tempo che trovano, ma che ci riportano, ogni volta, indietro di tre anni». I Monti Azzurri, amati, a prima vista da due ragazzi bolognesi capitati qui per caso, e svelati all’interesse del mondo intero grazie alla rete attraverso il loro portale. Peccato non si possa far sentire sul web anche il profumo fresco della lavanda, portato dal vento come le leggende di questi monti. A proposito, Federico e Nicoletta hanno una bella nipotina. E’ nata quindici anni fa. Si chiama Sibilla.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati