Da lunedì si torna a messa: mascherine, guanti e niente stretta di mano Tampone per sacerdoti e religiosi
CORONAVIRUS - L'Eucarestia sarà distribuita con tutti i dispositivi di protezione e in fila indiana. Restano vietati gli assembramenti e lo scambio della pace. Non ci si può recare in chiesa se si hanno sintomi influenzali. Consegna a domicilio della Comunione per gli infermi. Tutte le misure. Secondo possibile step con le benedizioni alle famiglie
La Conferenza Episcopale Italiana e il Governo Conte hanno siglato, nei giorni scorsi, un protocollo d’intesa sulla ripresa delle celebrazioni liturgiche nelle chiese cattoliche. Lo scorso 4 maggio, con l’avvio della fase 2, questa eventualità era svanita nel nulla, causando una doccia fredda per cattolici e prelati, che si aspettavano un passo in avanti da parte dell’esecutivo.
Dopo queste numerose sollecitazioni, si è stabilito che lunedì 18 maggio le messe potranno riprendere nelle modalità stabilite per evitare il contagio da Coronavirus. I fedeli dovranno rispettare le distanze individuali di almeno un metro, indossare obbligatoriamente la mascherina (coprendo naso e bocca), e l’igienizzazione delle mani all’ingresso con apposito gel, che sarà messo a disposizione dai parroci. Ci saranno dei volontari delle parrocchie, che con le dovute precauzioni, dovranno indicare alle persone il posto a sedere, e il rispetto delle medesime norme igienico sanitarie.
L’Eucarestia sarà distribuita dal sacerdote o dal ministrante, con guanti monouso, mascherina e in fila indiana. Restano vietati gli assembramenti, lo scambio della pace, e non ci si può recare in chiesa se si hanno sintomi influenzali. Alla fine della celebrazione eucaristica, sarà possibile consegnare a domicilio la Comunione per gli infermi, sempre nel rispetto della legge.
Lo staff, presieduto dal vescovo D’Ercole, con il cancelliere Lino Arcangeli, i vicari della diocesi, l’avvocato Mario Del Gatto, e il dottor Stefano Ojetti, ha stabilito che sabato 16 maggio tutti i sacerdoti e i religiosi della Curia ascolana (vescovo compreso), si sottoporranno al tampone, per escludere sin dall’inizio qualsiasi contagio da Covid – 19. Infine, si sta pensando prossimamente, ad un secondo step per le benedizioni alle famiglie, che non sono state effettuate durante la quaresima a causa della pandemia.