La prossima riapertura degli uffici comunali per la fase 2 interesserà gli sportelli con accesso al pubblico, dislocati nei vari palazzi comunali ed ubicati in diverse zone della città. Il rispetto del distanziamento sociale, la rilevazione della temperatura corporea, le barriere per percorsi obbligatori, il controllo delle presenze, la dotazione di dispenser per gel disinfettante, le barriere in plexiglass tra utenza ed operatori, la disinfezione giornaliera, dovranno essere predisposte in ogni ufficio.
«Questo comporterà il dover attrezzare una decina di siti con costi circa nove volte superiori ad uno solo -spiegano i consiglieri Antonio Canzian ed Emidio Nardini di “Ascolto & Partecipazione”- Proponiamo sin d’ora al sindaco di organizzare un “Centro Servizi Comunali Unico” dove raggruppare tutti gli sportelli aperti al pubblico che, oltre ad una razionalizzazione dei costi, agevolerebbe i cittadini che in un unico punto troverebbero tutto. In tal modo si eviterebbero stazionamenti in luoghi angusti ed a rischio di assembramenti».
«Visto che i luoghi per le conferenze non possono essere usati e probabilmente verranno riutilizzati a pandemia risolta, potrebbe esseere utilizzata la struttura dell’auditorium “Casa della Gioventù” di via Abruzzo a Pennile di Sotto, considerata la sua vicinanza al centro, l’accessibilità alle persone disabili, l’ampio spazio interno, il vasto parcheggio antistante e un’area verde da poter attrezzate. Con pochi giorni di lavoro (senza chiamare Bertolaso) e con una spesa certamente inferiore a quella necessaria per mettere a norma i singoli uffici dislocati in più punti della città e privi di parcheggi, si renderebbe un gran servigio a tutti i cittadini. Formalizzeremo la proposta attraverso un ordine del giorno che sarà presentato al presidente del consiglio comunale».
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