di Andrea Ferretti
Movida avvisata, movida… mezza salvata.
I principali luoghi di aggregazione della provincia di Ascoli sono attesi da un giro di vite che nel prossimo weekend si materializzerà attraverso controlli ancora più serrati da parte delle forze dell’ordine.
L’input è nazionale ma, restando nell’ambito della provincia di Ascoli, quello che è accaduto lo scorso fine settimana – citiamo gli esempi di Ascoli e San Benedetto che sono le due città più popolose del Piceno – sfiora l’assurdo.
Le raccomandazioni sono rimaste inascoltate, così come è stata riposta la paura, soprattutto da parte di giovani e giovanissimi, i quali hanno probabilmente scambiato per un film i due mesi del lockdown chiusi in casa.
Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e le varie Polizie Municipali hanno fatto quello che potevano, ma si sono anche trovati di fronte a situazioni al limite, difficili da gestire e per certi aspetti anche inimmaginabili.
Eclatante l’esempio di Piazza Roma, ad Ascoli, dove una pattuglia della Polizia è giunta nel bel mezzo di un nugolo di giovani, con i due agenti scesi dall’auto di servizio per cercare di dialogare con i ragazzi facendo capire loro quanto fosse importante indossare le mascherine e mantenere le distanze. Fiato sprecato.
Il questore di Ascoli, Paolo Maria Pomponio, in occasione della conferenza stampa tenuta in Questura domenica scorsa per raccontare i dettagli della tragedia di Monsampolo e dell’arresto del giovane conducente dell’auto che ha travolto e ucciso Divo Coccia (oggi si è celebrato il funerale a Centobuchi), aveva notizie “fresche” anche sul fronte della movida appena trascorsa.
In campo era sceso anche personale della Polizia Scientifica, poliziotti che spesso filmano e fotografano situazioni a rischio, o comunque al limite, per avere poi in mano prove tangibili in vista di eventuali provvedimenti.
Avviene così in occasione di denunce e arresti, figurarsi per far abbassare per qualche settimana la serranda a chi non rispetta le disposizioni di legge.
Il questore, facendo un parallelo con il calcio, aveva parlato di cartellini gialli già mostrati nei giorni precedenti ad alcune attività commerciali.
Cartellini che nel corso della settimana che si sta avviando alla conclusione avrebbero potuto cambiare colore diventando rossi.
Ovvero: bar, o pub, o pizzeria, o ristorante chiuso!
Questo (ancora) non è accaduto, per cui il prossimo weekend – venerdì e sabato le serate a maggior rischio – chi sgarra… paga.
In videoconferenza con il prefetto di Ascoli Rita Stentella, si sono collegati anche rappresentanti di Confcommercio e Confesercenti, i quali hanno assicurato che gli esercenti verranno sensibilizzati, nel loro stesso interesse, ad adottare tutte le misure idonee a prevenire il contagio.
Per quanto riguarda le forze dell’ordine, è previsto un significativo potenziamento dei servizi di controllo.
Ad ascoltare anche i sindaci di Ascoli, San Benedetto, Grottammare e Cupra Marittima, ovvero il capoluogo e i tre Comuni del litorale piceno, più il rappresentante dei piccoli Comuni dell’Anci (Augusto Curti, sindaco di Force), il presidente della Provincia, i comandanti di Vigili del fuoco e Capitaneria di Porto.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati