di Andrea Ferretti
L’ultimo weekend ad Ascoli è filato liscio, almeno fino alla mezzanotte. Niente a che vedere con quanto accaduto a San Benedetto, ormai indiscussa capitale della movida del Piceno. Ma poi, anche tra le cento torri, i fumi dell’alcol hanno preso il sopravvento e… fatto il resto.
A farne le spese una ragazzina di appena 14 anni, finita in coma etilico e trasportata al Pronto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni”, dove è stata soccorsa dai sanitari e per fortuna si è ripresa.
Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica torna a riunirsi mercoledì 3 giugno. Ma intanto c’è di mezzo la serata di lunedì 1 giugno, paragonabile a un sabato visto che il 2 giugno è festivo. E allora incrociamo di nuovo le dita.
Le forze dell’ordine sono in allerta e, come avvenuto nell’ultimo fine settimana, saranno presenti numerose, anche con pattuglie in borghese, per controllare che tutto si svolga nel rispetto delle regole.
Almeno nei pressi dei locali che ospitano i clienti intorno ai tavoli che ormai, tanto per fare un esempio, hanno finito per occupare quasi l’intera Piazza del Popolo.
Il questore Paolo Maria Pomponio non abbassa la guardia e rilancia l’appello ricordando come infrangere le regole significhi non avere rispetto per le oltre 33.000 vittime causate in Italia dal Coronavirus e per il dolore dei loro familiari.
Ricorda anche che per quattro gestori dei locali del centro di Ascoli sia scattato il cosiddetto “cartellino giallo”. Cartellino che, come nel calcio, diventa rosso al prossimo sgarro. Ovvero chiusura dell’attività. Uomo avvisato… mezzo salvato.
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