Padre Alberto Bastoni durante una celebrazione in Duomo
Ci sono questioni legate al mondo della droga al centro dell’inchiesta che ha coinvolto padre Alberto Bastoni, il vicario parrocchiale del Duomo, allontanato dalla Diocesi di Ascoli su decisione del vescovo Giovanni D’Ercole.
Bocche rigorosamente cucite da parte degli inquirenti, vista la delicatezza della situazione e della persona, sia sul tipo di reato per cui il religioso è indagato, sia sulla sua posizione all’interno dell’attività investigativa che non è conclusa.
E’ certo però che padre Bastoni, 55 anni originario di Rimini, non è sottoposto ad alcun provvedimento restrittivo al momento.
Mandato via da Ascoli, dove era stato accolto nel 2016, è stato rimesso alle cure del superiore generale della Congregazione dei Figli dell’Amore misericordioso a cui appartiene.
Nel 2012 padre Bastoni era stato indagato dai carabinieri di Todi perchè trovato in possesso di tre dosi di cocaina ed altre sostanze.
Un istruttore di pattinaggio e un pusher lo avevano accusato non solo di uso di droga, ma anche di una sua presunta partecipazione a festini e frequentazioni omosessuali.
Il religioso era poi stato scagionato da tutte le accuse.
Il vescovo Giovanni D’Ercole, nell’annunciare il provvedimento preso, ha detto che padre Bastoni «è caduto in una depressione maggiore unipolare che gli ha provocato un grave squilibrio mentale, umano e umorale che si è manifestato in comportamenti che hanno attirato una indagine da parte delle autorità competenti, forse anche in conseguenza del lockdown».
Padre Alberto Bastoni allontanato dalla Diocesi: c’è un’indagine a suo carico
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