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Agguato mortale all’ex maresciallo
dei Carabinieri
Antonio Cianfrone:
ucciso sulla ciclabile
tra Pagliare e Monsampolo

SPINETOLI - Si tratta di omicidio. E' stata usata una pistola. L'ex vice comandante della Stazione dell'Arma di Monsampolo del Tronto, 50 anni, originari di Chieti, nel 2015 venne arrestato con l'accusa di concussione, abuso e omissione atti d'ufficio. I Carabinieri ai cittadini: chi si trovava in quella zona tra le ore 8 e le 9,30 si rivolga alla caserma dell'Arma più vicina
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Antonio Cianfrone

di Andrea Ferretti

E’ stato trovato morto questa mattina sulla pista ciclabile tra Pagliare e Monsampolo, Antonio Cianfrone, l’ex maresciallo vice comandante della Stazione dei Carabinieri di Monsampolo del Tronto che cinque anni fa (maggio 2015) venne arrestato proprio dai colleghi del Comando provinciale di Ascoli con l’accusa di concussione, abuso e omissione atti d’ufficio. Accuse che gli furono mosse dal gip del Tribunale di Ascoli, Giuliana Filippello.

L’omicidio è stato commesso presumibilmente tra le ore 8 e le 9,30. Si è trattato di un vero e proprio agguato. I killer (due) sembra fossero a bordo di una moto e hanno colpito l’uomo con diversi colpi di pistola.

Antonio Cianfrone, 50 anni, era originario di Chieti, ma si era ormai stabilito a Pagliare, dove viveva e dove stamattina aveva deciso di fare una passeggiata.

La zona dell’omicidio è cinturata dai Carabinieri

Nel 2015 Cianfrone, dopo l’arresto, venne recluso nel carcere di Marino del Tronto, poi trasferito ai domiciliari così come un suo collega.

L’inchiesta venne condotta dall’allora pm Umberto Monti e coinvolse anche un 29enne di Castel di Lama e due cinesi di 33 e 41 anni, residenti a Spinetoli e San Benedetto. Il 29enne venne accusato di aver organizzato, insieme a Cianfrone, un falso incidente stradale per ottenere soldi dall’assicurazione. Dovette rispondere anche di aver inscenato un furto all’interno del suo bar, allo scopo di impossessarsi dei soldi di una macchinetta videopoker.

Questa mattina sul posto sono intervenuti i Carabinieri del nucleo investigativo del Comando di Ascoli (presente anche il comandante provinciale, colonnello Ciro Niglio), quelli delle Stazioni della vallata del Tronto e della Compagnia di San Benedetto, ma anche la Squadra Mobile della Questura di Ascoli.

Inutili i soccorsi degli operatori del 118 che sono stati allertati. In un primo momento si pensava che l’uomo a terra fosse svenuto, invece purtroppo era morto.

Immediate sono scattate le indagini e le ricerche di tracce (sul posto personale delle squadre scientifiche) che possano ricondurre agli assassini, sicuramente dei killer.

La zona, diventata off limits, è stata cinturata con un cordone di pattuglie di Carabinieri, Polizia e Polizia Municipale.

Sul posto, accompagnato dai Carabinieri, è giunto anche Umberto Monti, procuratore della Repubblica di Ascoli.

L’APPELLO DEGLI INVESTIGATORI – Chiunque si fosse trovato sulla pista ciclabile dove è avvenuto l’omicidio, questa mattina tra le ore 8 e le 9,30, deve contattare subito i Carabinieri rivolgendosi alla caserma più vicina.

(in aggiornamento)

Il procuratore della Repubblica, Umberto Monti, lascia la zona nell’auto dei Carabinieri

In fondo alla strada (sbarrata) personale della Scientifica al lavoro

La strada che conduce alla ciclabile


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