Il Duomo, una comunità ferita
Il Papa chiede piena trasparenza

ASCOLI - Le parole dell'avvocato Stefania Di Agostino, componente del Consiglio pastorale, sul caso di padre Alberto Bastoni: «Siamo tutti inchiodati allo stesso dolore»
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di Stefania Di Agostino

(avvocato e componente del Consiglio pastorale del Duomo di Ascoli)

La notizia dell’improvviso allontanamento di padre Alberto Bastoni, che il 2 giugno ha squarciato una bella giornata di festa, ha inchiodato tutti allo stesso dolore, non solo chi come me opera ed appartiene alla parrocchia del Duomo, ma anche quanti in città lo avevano accolto al suo arrivo, con cuore libero.

Stefania Di Agostino

Brutte notizie di esperienze passate infatti ne avevano anticipato quattro anni fa l’ingresso in diocesi, dove il nostro vescovo Giovanni D’Ercole volle offrirgli una nuova possibilità di vita. Bisognava accoglierlo ed amarlo senza pregiudizi di fronte ad un impegno che certamente era in lui rinnovato anche grazie alla fiducia ricevuta.

E’ stato difficile all’inizio guardare padre Alberto come una persona nuova ma in tanti, col coraggio dell’amore vero, abbiamo vuotato il cuore perché si sentisse amato, abbracciato da un amore senza misura, come Gesù ha insegnato donando la sua vita. E’ stata un’esperienza bella e coraggiosa della Comunità parrocchiale favorita anche dall’impegno, certamente autentico, con cui padre Alberto ci è stato vicino fino a quando purtroppo la fragilità ha ripreso il sopravvento.

“Cronache Picene” a lui dedicò un articolo perché ogni vita che rinasce è una notizia da annunciare. Scrivono il parroco della Cattedrale, don Angelo Ciancotti, e don Giorgio Martelli, suo collaboratore, ai parrocchiani: “Ci troviamo improvvisamente a vivere un grande smarrimento. Comprensibile è la preoccupazione e la delusione che molti di noi vivono. Come Comunità cristiana siamo chiamati alla preghiera”. Nonostante infatti l’abisso di dolore, che purtroppo ora ci unisce, l’amore donato resta un tatuaggio dell’anima e la terribile notizia delle indagini che coinvolgono padre Alberto non cancella il cuore della Comunità che lo ha accolto.

Padre Bastoni

Senza giudizio né troppe spettacolarizzazioni la città ha condiviso con profonda maturità il dolore che attraversa per l’accaduto ciascuno di noi. Papa Francesco chiede insistentemente alla Chiesa la piena trasparenza perché gli errori in essa compiuti siano individuati per essere affrontati e questo è quanto abbiamo vissuto. L’allontanamento di padre Alberto non è un abbandono ma rappresenta l’unica possibilità per recuperare se stesso in un altro dove rispetto alla caduta qui subìta. Non restano che il silenzio e la tristezza condivisa nella rinnovata certezza che la fine di una storia non è la fine della storia. Dio non cancella il dolore ma lo abita servendosene per tessere nuove trame di fraternità.

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