di Luca Patrassi
Il commissario per le Marche della Lega Riccardo Augusto Marchetti è in azione. Domani è in cartellone la visita del leader nazionale Matteo Salvini, dunque ci si prepara. Come? «Incontriamo i protagonisti e lo facciamo partendo dall’ascolto del territorio – dice a Cronache Maceratesi – Sono stati previsti alcuni incontri quasi del tutto privati per evitare assembramenti, per ascoltare le tante voci delle Marche, dal volontariato all’imprenditoria di rilievo nazionale facendo anche grande attenzione alle emergenze sociali e di sicurezza come quelle che si registrano a Lido Tre Archi. Quindi la Lega del Filo d’Oro ad Osimo, che è un simbolo nazionale del volontariato che funziona, poi l’incontro con gli imprenditori calzaturieri nell’azienda di Zengarini a Montegranaro ed infine Lido Tre Archi per discutere la questione legata alla sicurezza di quel complesso dove abbiamo chiesto l’istituzione di un posto affidato alle forze di polizia: abbiamo anche sollecitato il prefetto che ci ha risposto sull’attività svolta». L’obiettivo del tour di domani: «Vogliamo ascoltare le voci dei protagonisti, mettere a punto un programma capace di dare risposte ai bisogni delle Marche e dei suoi cittadini. Salvini è sempre imprevedibile, ma domani non ci saranno sorprese elettorali, nessun annuncio di candidati, quelli verranno fuori dal tavolo nazionale».
Ce ne sono già diversi di candidati. «La Lega gioca una partita sua per le Marche, ci sarà un candidato espressione del territorio e capace di mettere insieme le tante culture e peculiarità. Non ci interessa mettere la bandierina, andrà benissimo anche un candidato non partitico. Finora ho sentito tanti nomi, tutti autorevoli e degnissimi, penso che il sindaco di Jesi Massimo Bacci sia quello con tutte le carte in regola». Come va il lavoro nelle Marche? «Sono qui quattro giorni alla settimana, incontro i cittadini, gli amministratori, i nostri iscritti».
Salvini arriverà domani, Marchetti è al lavoro. L’impressione è che la Lega voglia cambiare la squadra da far scendere in campo alle regionali, magari appunto andando a piazzare il candidato governatore nel feudo rosso dell’anconetano, con l’idea di togliere voti e margini di manovra al centrosinistra. Uno scenario possibile, ma, come al solito, il nome definitivo uscirà fuori all’ultimo secondo dell’ultimo giro. Possibile dunque che l’esigenza di mettere insieme le varie anime civiche e partitiche del centrodestra, le diverse storie territoriali delle varie province, possano anche indurre a riconsiderare le scelte iniziando dalle candidature che finora erano sembrate più accreditate, quelle del deputato di Fdi Francesco Acquaroli e del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica. Il tavolo nazionale del centrodestra si riunirà domani sera o martedì mattina a Roma. Quel che è certo è che Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono ai ferri corti.
Intanto Matteo Salvini in una nota dichiara: «Orgoglioso di essere nelle Marche e in Abruzzo, domani, per incontrare associazioni benefiche, imprenditori e famiglie. Sarò felice di ascoltare e di portare proposte. Mentre il governo regala ritardi e burocrazia, la Regione Abruzzo ha stanziato 100 milioni per finanziare imprese, partite Iva, enti, associazioni culturali e sportive. Da Roma hanno impugnato alcuni articoli del provvedimento, che però non è in discussione: d’altronde il governo è lento a pagare la Cassa integrazione, ma è rapido a bastonare gli enti locali come ha fatto anche con la Regione Marche a proposito della chiusura delle scuole e non solo. Siamo impegnati, da Nord a Sud, a lavorare per portare ascolto, buonsenso e soluzioni. Diamo voce all’Italia che non si arrende».
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