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Regionali, elezione possibile anche
per chi non arriva primo nel Collegio

ASCOLI - La nuova legge elettorale impone l'incompatibilità tra consigliere e assessore diversamente da quello che accade ora aprendo la strada verso Ancona per i secondi e i terzi classificati. Il rebus della ripartizione dei seggi: finirà 2-0 per la nuova maggioranza come nel 2015?
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Il palazzo della Giunta regionale ad Ancona

di Renato Pierantozzi

Urbinati

Terminato il lockdown imposto dal Covid-19, la politica riaccende i motori in vista delle elezioni Regionali in programma presumibilmente a settembre. E così dopo le prime indicazioni in casa Pd (leggi l’articolo) è arrivato l’imprimatur del sindaco Marco Fioravanti (forse per blindarlo di fronte a possibili ribaltoni leghisti alla vigilia dell’arrivo di Matteo Salvini nelle Marche, ndr) alla candidatura del collega di partito Francesco Acquaroli (leggi l’articolo) alla presidenza della Regione. L’attenzione all’interno dei partiti è rivolta alle chances di elezione ad Ancona anche alla luce delle novità introdotte dalla recente legge elettorale varata nel novembre scorso. I posti in “palio” nel collegio ascolano sono come sempre 4. Le novità più ghiotte sono sostanzialmente due: il voto di genere con la possibilità dunque di esprimere due preferenze (uomo e donna) e l’incompatibilità tra assessore e consigliere. In questo modo rientrerebbero in gioco anche i primi dei non eletti pronti ad approfittare della “sospensione”, così previsto dalla legge, del ruolo di conigliere al nominato in giunta. Attualmente invece c’è la possibilità di ricoprire il doppio ruolo di conigliere e assessore come sta facendo ad esempio la vice presidente ascolana Anna Casini.

Peppino Giorgini

Con la nuova legge del 2019, invece, la Casini avrebbe dovuto lasciare lo scranno in Consiglio alla prima dei non eletti del Pd nel 2015, l’ascolana Monica Acciarri poi diventata assessore nella giunta di centro destra del sindaco Marco Fioravanti. Nei partiti, inoltre, iniziano a farsi i conti sulla ripartizione dei seggi all’interno del collegio ascolano. Nel 2015 la maggioranza (Pd) ne prese due (eleggendo Anna Casini e il sambenedettese Fabio Urbinati ora Italia Viva) e due l’opposizione con Piero Celani (Forza Italia) e Peppino Giorgini (5Stelle). Finirà cos anche quest’anno con due seggi allo schieramento vincitori e altrettanti alle minoranze?

 

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