di Luca Patrassi
Se ne discuteva da tempo al tavolo della maggioranza, oggi i consiglieri regionali di Uniti per le Marche Boris Rapa e l’assessore Moreno Pieroni non hanno atteso oltre gli indugi del Pd ed hanno presentato la proposta di legge (numero 367) per modificare la legge elettorale introducendo il doppio turno di ballottaggio nel caso in cui nessuno raggiunga il 50% dei voti al primo turno.
“Modifiche alla legge regionale 16 dicembre 2004, numero 27 , norme per l’elezione del consiglio e del presidente della giunta regionale. Introduzione doppio turno di ballottaggio per l’elezione del presidente della giunta regionale” si legge all’oggetto della proposta di legge che nei primi due articoli definisce chiaramente quale sia la volontà dei proponenti: “Inserimento dell’articolo 18 bis nella l.r. 27/2004) 1. Dopo l’articolo 18 della legge regionale 16 dicembre 2004, n. 27 (Norme per l’elezione del Consiglio e del Presidente della Giunta regionale) è inserito il seguente: “Art. 18 bis (Elezione del Presidente della Giunta regionale) 1. È eletto Presidente della Giunta regionale il candidato Presidente che raggiunge una cifra elettorale individuale regionale pari o superiore al 50 per cento della somma delle cifre elettorali individuali regionali riportate dai candidati alla carica di Presidente. 2. Qualora nessun candidato raggiunga la cifra elettorale individuale regionale indicata al comma 1 si procede ad un secondo turno elettorale che ha luogo la seconda domenica successiva a quella del primo. Sono ammessi al secondo turno i due candidati alla carica di Presidente della Giunta che hanno ottenuto al primo turno la prima e la seconda cifra elettorale individuale regionale”.
Presentata la legge, la strada è quella del Consiglio regionale dove dovrà essere votata.
I democrat finora avevano discusso la questione senza approdare a una decisione: si erano fronteggiate varie posizioni.
Il fronte dei favorevoli vedeva il doppio turno utile a recuperare i consensi dei pentastellati e delle altre forze che vorranno correre da sole, il fronte dei contrari sosteneva il possibile contraccolpo negativo di una legge fatta a ridosso delle elezioni che può dare agli elettori l’idea di una manovra di comodo per giocare la partita con regole più favorevoli.
Il Pd non si era mosso e oggi l’iniziativa è arrivata dai civici di Uniti per le Marche che l’hanno formalizzata.
Tempi stretti per portarla in Consiglio e per votarla.
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