Convalida del “fermo di indiziato di delitto” e ordinanza di custodia cautelare per Giuseppe Spagnulo e Francesca Angiulli.
Così ha deciso il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Ascoli, Annalisa Giusti, dopo una lunghissima udienza (è iniziata alle 9,30 di stamattina 13 giugno) in video conferenza, con collegamento dal carcere di Marino del Tronto e da quello di Castrogno, Teramo.
Lì sono detenuti rispettivamente Spagnulo e Angiulli, da 9 giugno, per disposizione della Procura di Ascoli che ritiene i coniugi di Spinetoli gli autori dell’omicidio di Antonio Cianfrone il maresciallo dei Carabineri colpito a morte con 4 colpi di arma da fuoco mentre passeggiava sulla ciclopedonale di Pagliare del Tronto lo scorso 3 giugno.
E’ evidente che il Gip ha ritenuto valido l’impianto accusatorio costruito dal procuratore capo Umberto Monti e dal pubblico ministero Saramaria Cuccodrillo.
Così come i presupposti alla base della misura restrittiva, la detenzione. Sembra che i due stessero progettando la fuga.
Spagnulo e Angiulli, assistiti dall’avvocato Alessandro Angelozzi, non si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. In questo caso l’udienza sarebbe terminata molto prima.
Tra i gravi indizi di colpevolezza, raccolti dai Carabinieri del nucleo operativo del Comando provinciale di Ascoli, le testimonianze delle persone che hanno visto i due vicini al luogo del delitto, la moto, i caschi e cosa indossavano. Dati incrociati con le immagini delle videocamere di sorveglianza del bar di Pagliare che, pochi minuti prima del fatto, avevano ripreso la coppia a volto scoperto mentre si prendeva caffè e pasticcino.
Poi ci sono le celle telefoniche, che collocano i due in zone e nei momenti compatibili con la loro presenza sulla pista ciclabile di San Pio X, e le intercettazioni ambientali.
Giovedì 11 giugno i medici legali Sabina Canestrari, Francesco Brandimarti e Massimo Senati, hanno svolto l’esame autoptico sul corpo del maresciallo che stamattina è stato restituito ai familiari.
Oggi alle ore 15,30 l’ultimo saluto a Cianfrone, a Mozzagrogna (Chieti), suo paese d’origine con il rito e la sepoltura nel locale cimitero.
Continua la ricerca dell’arma del delitto, ancora introvabile. Anche stamattina i carabinieri l’hanno cercata al cimitero di Pagliare dove è sepolto Antonio Spagnulo, figlio della coppia dei presunti omicidi, deceduto a 20 anni, nel 2009 per un incidente di moto.
m.n.g.
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