foto e testo di Andrea Pietrzela
Primo giorno di maturità nelle scuole superiori di tutta Italia. Il ministro Azzolina, a causa del periodo pandemico, ha optato per lo svolgimento di un’unica prova orale che prevede la discussione di un elaborato realizzato dallo studente e basato sulle discipline di ogni indirizzo.
Prova orale che è partita questa mattina in condizioni mai viste prima, con dei protocolli molto rigidi da rispettare. Gli studenti erano di fronte alle scuole semi-deserte in attesa del proprio turno, perché può varcare l’ingresso della scuola soltanto un candidato alla volta per ogni commissione, con un solo accompagnatore-testimone al seguito. Niente festeggiamenti o abbracci al termine, solo qualche applauso dei pochi presenti. Ogni colloquio multidisciplinare dura circa 45 minuti, con i professori con la mascherina e disposti a distanza l’uno dall’altro. Inoltre l’aula deve essere sanificata per ogni candidato che, una volta dentro, può togliersi la mascherina ed iniziare il colloquio con una commissione interna (tranne il presidente) sparsa per tutta la stanza.
ITT “FERMI” – E a fine discussione si festeggia con una bottiglia di prosecco. È così che abbiamo trovato Simone Piciacchia e Andrea Nicolai, due studenti dell’ITT “Fermi” felici di essersi tolti un peso dallo stomaco e di poter finalmente iniziare a rilassarsi in compagnia. «In realtà l’esame è più semplice di quello che sembra – ci spiega Simone – si è trattato di colloquio abbastanza generale. Se i professori capiscono che hai la padronanza di un determinato argomento, passano subito oltre. Credo che tutti siano consapevoli della particolarità della situazione, con me sono stati molto bravi nel mettermi a mio agio». «Anche se non è stato un esame regalato – puntualizza Andrea – abbiamo iniziato con l’elaborato dello studente e poi affrontato le cinque fasi in cui è strutturato il colloquio, anche se non sempre seguono lo stesso ordine. L’atmosfera è assolutamente tranquilla nonostante il clima surreale che si respira in aula: da noi i professori erano disposti “a L”, ognuno con il proprio banco, e la presidente di commissione in un angolo con il pc».
IPSIA “SACCONI” – Stesse distanze di sicurezza ma diverse disposizioni in aula per le commissioni dell’Ipsia “Sacconi”. «I professori erano disposti con il classico “ferro di cavallo” ma a distanza tra loro, io ero al centro tra tutti – ci ha raccontato il maturando Lorenzo Basciani – l’esame è stato tranquillo e tutto si è svolto come me lo aspettavo: il primo punto è stato l’elaborato, poi sono state affrontate le varie materie in un colloquio con tutti i professori che è durato circa 45 minuti». Anche perché, tra una sanificazione e l’altra, i tempi devono essere abbastanza stretti e controllati.
LICEO SCIENTIFICO “ORSINI” – Un’ora di esame anche per Simone Mercorelli, uno dei primi maturandi dell’indirizzo sportivo (istituito nel 2015) del Liceo Scientifico “Orsini”: «Ero un po’ agitato per la teoria di educazione fisica che per noi è importante, ma alla fine è andato tutto bene. Ho iniziato l’esame dalla cattedra con la commissione sui banchi distanziati, è stato bello sentirsi “al comando” e mi ha aiutato a rilassarmi – scherza Simone – anche se è durato poco perché ho dovuto alzarmi per discutere l’elaborato. L’esame nel complesso è stato tranquillo, anche se forse potevo fare un po’ meglio in inglese. Ma ora è tutto passato, adesso voglio solo svagarmi e pensare a divertirmi un po’».
Il relax è del tutto meritato: dopo la prova della quarantena, la sfida della didattica a distanza e un esame di Stato senza eguali, auguriamo una buona estate a Simone e a tutti i ragazzi che saranno già “liberi” dopo questo strano e inedito primo giorno di maturità.
Per tutti gli altri, tenete duro: ormai manca poco, un grande “in bocca al lupo” da tutta la nostra redazione.
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