Si tratta di quelle con codice di priorità D o P, prenotate fino al 31 maggio, ma poi annullate e da rivalutare a discrezione del medico di famiglia. Con il concreto rischio che ormai siano diventate urgenti, o quanto meno brevi, da effettuare quindi al massimo entro 30 giorni.
E’ questo l’unico problema residuo dopo tutto quello che i vertici della Sanità picena hanno dovuto affrontare, e più che egregiamente, nella fase clou dell’emergenza da Coronavirus.
Tutte le strutture ospedaliere il 15 giugno sono tornate alle funzioni che avevano prima dell’esplosione della pandemia.
Certo, con tutte le dovute precauzioni anti Covid.
Il primo luglio riaprirà anche l’Hospice a San Benedetto.
«Non è avvenuto fino ad ora ma solo perchè non ci sono pazienti», precisa Cesare Milani, direttore di Area Vasta 5.
E’ stato risolto anche il problema delle code, e quindi dei possibili assembramenti, per i servizi ad accesso diretto come i prelievi. Da domani 22 giugno si faranno solo su prenotazione obbligatoria.
Per via telematica tramite il servizio Zerocodalab oppure al telefono.
Invece lo smaltimento delle liste di attesa per le prestazioni ambulatoriali rimane una montagna, anche in senso numerico perchè si parla di oltre 5.000 persone, ancora difficile da scalare.
Milani: «La domanda è cresciuta. Perchè oltre agli esami non fatti e che ora si devono riprenotare, ci sono già quelli in agenda da prima del Coronavirus».
Non sono state annullate infatti le prestazioni D e P prenotate prima dell’epidemia ma dall’1 giugno in poi.
«La Regione Marche ha capito la situazione e ci ha messo a disposizione le risorse per allargare l’orario di visite ed esami, pagando gli straordinari a coloro che se la sentono di farli. Ma anche per assumere personale aggiuntivo.
Quello che abbiamo a disposizione riesce a mala pena a coprire i turni normali.
E consideriamo che gli operatori, a tutti i livelli, sono reduci da una esperienza molto impegnativa sia in termini di mole di lavoro che di stress.
Sono comprensibilmente stanchi. Per di più si avvicina il periodo delle ferie estive, obbligatorie.
L’unica soluzione è assumere altre persone.
Servono pneumologi in particolare e radiologi, oltre a tecnici.
Ma i medici sono ormai merce rara.
In ogni caso stiamo mettendo in campo tutte le forze per arrivare a capo della questione».
Tanti gli utenti che devono usufruire dei servizi e stringenti le regole anti Covid che impongono distanziamento sociale e allungamento dei tempi tra una visita e l’altra per sanificare locali e apparecchiature.
ECCO COME PRENOTARSI PER I PRELIEVI (Oltre che al telefono) – Zerocodalab è attivabile attraverso i totem presenti nel corridoio di accesso al laboratori analisi delle due sedi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Oppure mediante l’utilizzo dell’app Zerocoda installabile su smartphone. O ancora collegandosi al sito web https://areavasta5.zerocoda.it/
Zerocoda è un sistema di accoglienza e prenotazione online applicato ai punti prelievo degli stabilimenti ospedalieri dell’Area Vasta 5 che gestisce autonomamente tempo di attesa e accesso al servizio di laboratorio. Consente al cittadino di effettuare personalmente la propria prenotazione da remoto attraverso molteplici devices scegliendo online giorno, ora e sede di accesso al laboratorio analisi e arrivando in sede solo qualche minuto prima la chiamata.
Zerocoda è sincronizzato con il sistema di chiamata del punto prelievi e dotato di una funzione di controllo che permette di monitorare e visualizzare il numero di utenti prenotati e lo stato di affollamento del punto prelievi.
La prenotazione delle prestazioni di laboratorio, consentendo un accesso ordinato alla prestazione, non prevede l’entrata con priorità (gravidanza, disabilità).
La misura si è resa necessaria in applicazione di quanto previsto dalla delibera di Giunta della Regione Marche, anche alla luce dell’ingente afflusso di utenti, al fine di garantire il necessario distanziamento legato all’emergenza Covid-19 ed evitare al tempo stesso il disagio al cittadini derivante da un eccessivo stazionamento negli spazi antistanti l’area ospedaliera.
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