Per l’Ascoli con l’acqua alla gola ci mancava pure la… tegola. E’ quella piombata sulla testa del Picchio da parte del giudice sportivo della Serie B che ha squalificato per tre giornate Gravillon.
Dopo l’accenno di rissa, seguito al triplice fischio dell’arbitro Fourneau, a Venezia, il giocatore è stato individuato da uno degli assistenti del direttore di gara come colui che “al termine della gara ha colpito un calciatore avversario con un pugno al viso”.
Oltre a Gravillon, lunedì sera contro Crotone, Dionigi deve fare a meno anche di Cavion – insieme al difensore, uno de più in forma nonostante le sconfitte – anche lui appiedato dal giudice sportvo per somma di ammonizioni: al “Penzo” ha rimediato il quinto cartellino giallo.
Gravillon, giovane e ancora evidentemente inesperto, non ha saputo trattenere la rabbia e la delusione per una sconfitta immeritata. E’ anche vero che il difensore durante la partita, nel corso di una mischia in area davanti a Leali, aveva rischiato il rosso per aver colpito un avversario. Se in B ci fosse stata la Var, non se la sarebbe cavata.
Il comportamento tenuto da Gravillon dopo il triplice fischio è da censurare. Sicuramente verrà punito anche dalla società.
Lunedì probabile in difesa l’impiego di Valentini che a Venezia è rimasto in panchina, così come non era stato impiegato da Abascal nelle precedenti due artite interne contro Cremonese e Perugia.
LA SQUADRA – Intanto la squadra oggi pomeriggio, appena rientrata da Venezia, dove ha trascorso la notte, si allena al “Picchio Village”. Una seduta è prevista anche per domani, domenica. Poi lunedì sotto con il Crotone.
Bru.Fer.
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