di Andrea Ferretti
Il Commissariato di San Benedetto ha un nuovo dirigente. Nuovo si fa per dire, visto che è in servizio da un mese. Inoltre ha iniziato la sua carriera in Polizia proprio ad Ascoli e, essendo di Villa Lempa (Teramo), può considerarsi un quasi ascolano – quindi piceno – a tutti gli effetti. Si tratta di Andrea Crucianelli, il quale va a ricoprire un incarico che da fine 2019 era vacante e temporaneamente affidato a Patrizia Peroni, capo della Squadra Mobile della Questura.
Al passaggio di consegne in Questura, oggi venerdì 3 luglio, c’era anche lei, insieme a Crucianelli e ovviamente al questore Paolo Maria Pomponio il quale ha ufficializzato l’investitura del nuovo vice questore aggiunto della Questura di Ascoli a dirigente del Commissariato di San Benedetto, città dove ora rappresenta anche la massima autorità di pubblica siscurezza.
E, con l’estate ormai lanciata, le criticità in Riviera non mancano di certo. Tra l’enorme flusso turistico, con tutto quello che ne consegue, e la solita movida di weekend sempre più estesi, il lavoro non manca e l’attenzione non può certo fare difetto.
Crucianelli, 43 anni, è entrato in Polizia nel 2005, e arriva da Ferrara dove guidava la Squadra Mobile.
Lì, con i suoi uomini e donne, si è messo in evidenza nel corso di indagini sullo sfruttamento della prostituzione nigeriana, sul traffico di droga, sull’omicidio del pensionato Pierluigi Tartari che nel 2015 venne rapinato e ucciso da una banda di stranieri (di cui faceva parte il famigerato “Igor il russo”) dedita alle cosiddette rapine in villa. Alla fine tutti arrestati e condannati.
«Ho gia conosciuto il personale con cui sto lavorando da un mese, mi hanno tutti ben impressionato, ci sono persone di grande esperienza che conoscono molto bene il territorio, e questo è un aspetto importantissimo».
Sono le prime parole di Crucianelli, che in Riviera ha già preso contatti anche con le istituzioni locali. «Ho incontrato le altre forze di polizia presenti sul territorio, con tutti si è subito instaurato un ottimo rapporto. A San Benedetto – aggiunge – non ci sono criticità particolari, parlerei piuttosto di microcriminalità, che contrastiamo ogni giorno con i nostri servizi, il nostro personale e le nostre pattuglie».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati