ASCOLI - Su una delle principali criticità della viabilità picena interviene l'ex sindaco di Ascoli, attraverso un'interrogazione al presidente della Provincia. Il candidato alle prossime elezioni regionali ha mosso i primi passi da politico proprio ad Offida, di cui conosce bene i problemi
La provinciale “Mezzina”, ormai ribattezzata come la strada della morte, diventa oggetto di accese discussioni politiche, anche in vista delle prossime elezioni regionali di settembre. Ad intervenire pubblicamente sulla spinosa questione, è l’ex sindaco di Ascoli Guido Castelli, nonché responsabile nazionale del coordinamento delle autonomie locali di “Fratelli d’Italia”. Lo fa attraverso un’interrogazione, presentata dal suo consigliere provinciale Luigi Capriotti, chiedendo una risposta concreta al presidente Sergio Fabiani.
«Le code sull’autostrada, gli ingorghi sull’Adriatica e la Salaria sono le manifestazioni più evidenti dell’incuria con cui la sinistra ha gestito le infrastrutture del nostro territorio». Così esordisce Guido Castelli, candidato alle prossime regionali.
E ancora:
«La situazione tuttavia non è migliore nelle arterie interne. Basti pensare alla “Mezzina” che collega Castel di Lama a Offida.
Una strada di grande pericolosità, come dimostra la perdita di troppe vite umane negli ultimi anni per incidenti stradali. Anni di lavori, con un cantiere eterno, bloccato fino a settembre 2019 a causa di un contenzioso tra ente ed un’azienda arrivata seconda in gara.
A settembre, dopo proclami assordanti, sono stati consegnati i lavori alla ditta che aveva fatto ricorso.
A percorrere quella strada, che mi riporta nei luoghi della mia giovinezza, la sensazione è che gli operai alternino qualche giorno di lavoro a lunghi stop.
Negli ultimi quindici giorni, si sono visti lavorare al massimo tre o quattro operai.
Di questo passo, per realizzare un tratto di un paio di chilometri, servirà più tempo della Salerno – Reggio Calabria.
Nel frattempo la cartellonistica è invasa dalle erbacce, il fondo stradale è in pessime condizioni e la segnaletica orizzontale quasi assente.
Colpa della solita burocrazia o grave responsabilità della politica che dovrebbe controllare?».
Castelli è cresciuto a Offida e ricorda bene le problematiche del territorio, fin da quando iniziò la sua carriera politica, come consigliere di minoranza nel consesso offidano. I residenti e i pendolari auspicano una celere risoluzione delle criticità visti i numerosi incidenti avvenuti negli ultimi anni, a causa dell’alta velocità e della scarsa visibilità.
s.c.