Coronavirus, massima allerta: tornano le misure restrittive al “Madonna del Soccorso”
COVID - Dopo il caso dei due bengalesi trovati positivi si stringono nuovamente le disposizioni di contenimento all'interno dell'ospedale di San Benedetto, luogo simbolo della prima fase dell'emergenza. Il protocollo da seguire. Area Vasta 5 ripristina la Fase 2A. Sospese le visite ai degenti, e gli incontri con gli informatori farmaceutici
Si stringono nuovamente le misure di contenimento all’interno dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto, luogo simbolo della prima fase dell’emergenza Coronavirus. A far tornare la paura, sono stati i due nuovi casi positivi al Covid – 19, annunciati ieri dall’Area Vasta 5.
Si stringono nuovamente le misure di contenimento dal virus
Il 17 giugno, su un volo diretto Dacca – Roma, sono stati riscontrati 8 casi positivi, tra cui due coniugi bangladesi, residenti a San Benedetto, che non si sono autodenunciati alle autorità sanitarie, ma hanno assicurato di essersi messi in autoisolamento precauzionale.
Sono stati subito riattivati, i protocolli anti Covid nella struttura ospedaliera di San Benedetto, con due ingressi separati al pronto soccorso tra i pazienti con sintomatologie sospette, e quelli con altre patologie che non hanno a che vedere con il Coronavirus.
Nel frattempo i sanitari, stanno provvedendo ad effettuare i tamponi a quelle persone che potrebbero essere entrate in contatto con i coniugi bangladesi.
L’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto
Dunque, tornano restrittive le misure di contenimento nei presidi ospedalieri dei Piceno. Tutti i pazienti che debbono essere ricoverati ad Ascoli o a San Benedetto, oltre alla sierologia d’urgenza, debbono effettuare il tampone per la ricerca del Sars-Cov 2.
Gli accompagnatori sono previsti soltanto per persone disabili e per i minori. Sarà disponibile, un test rapido nei due ospedali, con risposta in un’ora. I pazienti sospetti, aspetteranno la risposta in stanze singole, e il personale sanitario utilizzerà tutti i dispositivi di sicurezza individuali del caso.
Sono sospese le visite ai degenti, e gli incontri con gli informatori farmaceutici. Resta sospeso il volontariato, tranne che nei front office oncologici, dove il volontario deve effettuare il tampone come per i dipendenti. Non sarà possibile utilizzare “letti bis”, se la stanza non permetterà un distanziamento di almeno 1,5 metri.
Si rammenta, inoltre, che tutti coloro che entrano in ospedale debbono essere sottoposti alla misurazione della temperatura corporea, e compilare un’autodichiarazione sul proprio stato di salute, valutata dal medico. Indossare sempre la mascherina chirurgica, sanificare le mani all’ingresso e all’uscita, e mantenere una distanza interpersonale di oltre un metro.