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Leonardo Gabrielli,
90 anni tra ceramica e musica

ASCOLI - Ricorrenza speciale per il maestro di Poggio di Bretta. Versatile e scanzonato, battuta sempre pronta e gran voce, punto di riferimento tra i ceramisti. Dalla Fama alla Malg, storia di un'istituzione
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Leonardo Gabrielli con la figlia Lorenza e il genero Nando

di Walter Luzi

E’ nato artista Leonardo Gabrielli. E con un nome così non poteva essere nient’altro di diverso. Classe 1930, il maestro questo mese ne ha contati 90. Un bel traguardo per uno dei personaggi più amati del suo paese, Poggio di Bretta.

Al lavoro sulla ceramica

Versatile e scanzonato, battuta sempre pronta e gran voce, autentico maestro della ceramica artistica soprattutto. Una attività artigianale che ha abbracciato giovanissimo e che può sconfinare, a volte, in una vera e propria arte. Un lavoro, meglio, una passione, che lo hanno accompagnato tutta la sua vita.

Leonardo il compleanno lo ha sempre festeggiato due volte: il 2 di luglio, come risulta dai registri parrocchiali. E il 23, come, erroneamente, fu registrato all’anagrafe del comune di Ascoli qualche tempo dopo.

Durante gli anni dell’adolescenza in collegio comincia a frequentare la bottega di Nello Giovanili, il suo maestro teramano venuto da Castelli, culla della ceramica artistica abruzzese. Lo segue alla Fama che apre in centro, in via dei Fiori, una delle due botteghe artigiane di maioliche cittadine (l’altra, più antica, è la Matricardi) con Di Flavio e Mario Riga, decoratore eccelso, fra gli altri allievi. Leonardo è un forgiatore, plasma con le sue mani la materia prima, la creta, prima della cottura e della smaltatura. Poi tocca ai decoratori.

Con la moglie Marina

Quando la Fama chiude Leonardo, lu cucciar’, come lo hanno ribattezzato tutti, passa alla Maec che ha aperto un laboratorio nella prima industriale cittadina, quella di Castagneti. Lì lavora come un altro talento ascolano della decorazione, un altro artista vero come come lui, Paolo Lazzarotti.

Nel 1955 ha sposato Marina Santarelli dalla quale avrà Lorenza, nel 1956, e Valerio nel 1960. Presto Leonardo Gabrielli coronerà il suo sogno di mettersi in proprio con la Malg affiancato, stavolta, come decoratrice, dalla figlia maggiore Lorenza. Che dal padre, e dal nonno Denzio, ha appreso i segreti ed ereditato ogni qualità. Fin da bambina, per cominciare, le doti canore, che Leonardo sfoggia del gruppo folk di Sant’Antonio del suo paese e in ogni festa pubblica e privata.

Lorenza durante un’esibizione

Lorenza esordirà in palcoscenico invece, partecipando al Cantagiro Baby nel 1967. Quindi dopo militanze in vari gruppi musicali locali, alla fine degli anni Ottanta e nei primi anni Novanta figurerà nelle band di Zarrillo e Mengoli come vocalist e voce apripista ai loro concerti.

Quando Leonardo si mette a riposo, nel marchio Malg (Maioliche Artistiche Leonardo Gabrielli) la L di Leonardo rimane come la L di Lorenza. Realizzano insieme, fra le mille cose, anche tre pannelli in ceramica per la nuova zona ampliata del cimitero di Poggio di Bretta e del locale monumento ai Caduti. Oggi, come detto, i festeggiamenti con le novanta candeline sulla torta. Intorno a Leonardo, oltre ai due figli, Lorenza e Valerio, il genero Nando, i nipoti Ilaria e Gianluca. Auguri a lu cucciar’ di Poggio di Bretta anche da parte della redazione di Cronache Picene.

Con il Coro di Sant’Antonio di Poggio di Bretta


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