di Franco De Marco
Per l’elezione del nuovo presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno si voterà nel febbraio 2022. C’è ancora più di un anno e mezzo. Ma la poltrona è tanto ambita che le grandi manovre sono cominciate da tempo e lunedì 20 luglio, di sicuro, ci sarà – sottotraccia, rigorosamente sottotraccia, e se ne parli tutti smentiscono o minimizzano – una tappa forse decisiva.
L’assemblea dei soci si riunirà alle ore 17,30 in seconda convocazione per la designazione di tre componenti dell’organo di indirizzo che sarà poi il consesso che dovrà eleggere il successore del presidente in carica Angelo Davide Galeati il quale per statuto non può essere confermato. Consesso la cui composizione rimarrà tale sino a febbraio 2022: anche per questo ecco l’importanza dell’appuntamento.
In lizza, per i tre posti, ci sono sei candidati, tanti, un’anomalia rispetto al solito, tutte persone con ottime referenze e qualità. Tre sono uscenti e aspirano a rinnovare in continuità l’incarico: Don Angelo Ciancotti, Simona Flammini e Anna Monini. Gli altri candidati sono Nicola Capriotti, Elisabetta Carassanesi e Maria Gabriella Mazzocchi.
Se fossero confermati gli uscenti, è evidente, la maggioranza attuale rimarrebbe stabile confermando gli equilibri. Se invece riuscissero a farsi largo alcune new entry ecco che gli equilibri potrebbero modificarsi e, quando sarà febbraio 2022, l’elezione del nuovo presidente potrebbe portare a delle sorprese.
A proposito: chi sono gli indiziati per succedere ad Angelo Davide Galeati? Circolano tanti nomi. Il favorito appare il notaio Nazzareno Cappelli, ex sindaco di Ascoli e attuale componente del Cda. Altri possibili pretendenti potrebbero essere l’imprenditore sambenedettese Domenico Malavolta, ex presidente della Carisap, il commercialista Maurizio Frascarelli o l’ex primario dell’ospedale di San Benedetto Antonietta Lupi. O anche il dentista Nicola Capriotti, in passato già per due mandati consecutivi nell’organo di indirizzo, naturalmente se riuscirà a rientrare. Solo voci per ora.
L’appuntamento di lunedì non è solo questione di nomi e numeri ma anche di deontologia esistendo almeno due “sensibilità”, chiamiamole così, diverse che sono comunque un elemento di stimolo. Sullo sfondo infatti c’è una vicenda del passato che ancora tiene banco. Quella del caso Antonio Romani.
Nel settembre del 2018 l’assemblea dei soci della Fondazione indicò all’organo di indirizzo il proprietario di alcune case di cura private. Ma l’organo di indirizzo poi non ratificò l’indicazione, cosa mai accaduta in precedenza, per una presunta incompatibilità peraltro mai motivata, rompendo di fatto il bilanciamento tra pesi e contrappesi all’interno degli organi della Fondazione. Un vulnus ancora aperto. Strappo istituzionale e deontologico almeno per una delle “sensibilità” presenti .
Dichiarò allora Antonio Romani: «Il messaggio che è passato è che l’assemblea può designare chiunque ma è l’organo di indirizzo che accetta solo chi vuole e lo fa con ampia discrezionalità». In parole più povere, oggi, all’interno dell’organo di indirizzo, c’è chi auspica una maggiore autodeterminazione, un maggior rispetto delle regole e non azioni pilotate.
Ma vediamo quali sono i candidati per i 3 posti. Don Angelo Ciancotti, 53 anni, ordinato sacerdote nel 1995, è parroco della Cattedrale di Sant’Emidio di Ascoli, ha avuto una lunga esperienza come docente ed è autore di numerose pubblicazioni.
Simona Flammini, laurea in Management e sviluppo socioeconomico all’Università di Chieti Pescara, docente, dal 2008 è responsabile ad Ascoli, per l’Ufficio Scolastico Regionale, della prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica, quest’anno è risultata vincitrice di concorso nazionale per dirigente scolastico, impegnata nel volontariato.
Anna Monini, 46 anni, architetto, ha tra l’altro diretto il restauro e il risanamento conservativo del Caffè Meletti, specialista dell’interior design, è tra i soci della Fondazione dal 2013 e dal 2016 membro dell’Organo di indirizzo, fa parte del Fai. Questi i 3 uscenti.
Gli altri candidati. Nicola Capriotti, 67 anni, laurea in Medicina all’Università di Bologna, dentista, è stato consigliere, presidente e segretario dell’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) di cui attualmente è segretario provinciale e regionale, socio della Fondazione Carisap dal 2005, è stato già componente dell’Organo di indirizzo per due mandati consecutivi. Elisabetta Carassanesi, 45 anni, laurea in Economia all’Università di Macerata, è dirigente della Manpower, si occupa di pianificazione e acquisizione del personale. Maria Gabriella Mazzocchi, 62 anni, laurea in Disciplina delle arti, della musica e dello spettacolo all’Università di Bologna, è storica dell’arte, guida turistica con abilitazione professionale, giornalista pubblicista, curatrice di mostre d’arte e pubblicazioni, anche lei impegnata nel volontariato.
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