di Federico Ameli
Il deputato del Movimento 5 Stelle Roberto Cataldi ha espresso le sue perplessità circa la scelta del suo partito di correre in solitaria alle prossime elezioni regionali marchigiane, rinunciando di fatto alla possibilità di schierarsi al fianco del Pd e di riproporre a livello locale l’attuale alleanza di governo che, secondo l’onorevole, avrebbe potuto garantire ai pentastellati un miglior risultato elettorale.
«È assurdo non replicare a livello locale lo schema di governo nazionale, basato su un accordo di contenuti» sostiene Cataldi, secondo cui sarebbe «sciocco fare i fidanzati in casa, a livello nazionale, e non prendersi per mano sul territorio».
Per il deputato, infatti, ad oggi il Movimento 5 Stelle non avrebbe i numeri necessari sul territorio per presentarsi da solo a delle elezioni che ad oggi vedrebbero, tra gli altri, Gian Mario Mercorelli del M5S e Maurizio Mangialardi per il centrosinistra contendersi la poltrona di governatore.
«Come sottolineato anche dal premier Conte – dichiara Cataldi a Cronache Picene – replicare lo schema di governo anche su scala regionale sarebbe stata probabilmente la soluzione più logica.
In questo modo, nella logica del voto utile, fissando dei paletti avremmo potuto trovare un accordo sui punti programmatici e prepararci ad una campagna elettorale comune».
Il matrimonio tra M5S e Pd per la corsa a palazzo Leopardi, però, sembra destinato a non essere celebrato.
Cataldi: «Credo che i giochi ormai siano fatti. Di certo non dipende da me, questa è una mia opinione che non può in alcun modo condizionare scelte come questa».
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