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Morti sospette alla Rsa,
l’avvocato Mion:
«Presentate tre nuove denunce»

OFFIDA - La Procura continua ad indagare sui decessi poco chiari avvenuti nella struttura. Il legale che assiste i familiari della defunta Lucia Bartolomei: «Purtroppo ci troviamo di fronte ad una "Bibbiano" degli anziani»
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di Simone Corradetti

Non si fermano le indagini sulle morti sospette nella Rsa di Offida. La Procura della Repubblica di Ascoli sta indagando a ritmi serrati sui decessi le cui cause vengono contestate all’infermiere Leopoldo Wick.

L’avvocato Matteo Mion

Il 57 enne si professa innocente, e si trova rinchiuso nella casa circondariale di Marino del Tronto da oltre un mese. I suoi legali, Tommaso Pietropaolo e Luca Filipponi, avevano chiesto la scarcerazione davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Ancona, perché secondo la difesa, non sussistevano né il pericolo di fuga né la possibilità di inquinamento delle prove. L’istanza, è stata attualmente rigettata dal collegio anconetano.

Anche l’avvocato Matteo Mion, che assiste i familiari della defunta offidana Lucia Bartolomei, deceduta il 10 febbraio 2019, e riesumata dal cimitero di Ripatransone per l’autopsia, è pronto a dare battaglia per arrivare alla verità.

Avvocato Mion, quali novità ci sono?

«Innanzitutto ho già presentato tre nuove denunce, dopo aver ascoltato i familiari di alcuni anziani che erano ricoverati nella medesima struttura protetta, e che avevano dei forti dubbi sulla loro morte. Attualmente i fatti vengono esposti a carico di ignoti, e in attesa che un consulente valuti le cartelle cliniche dei tre defunti, per arrivare ad una eventuale riesumazione dei cadaveri per gli esami tossicologici. Aspettiamo l’esito delle indagini, che sono ancora coperte dal segreto istruttorio. Non escludo altri decessi sospetti, considerate le numerose telefonate che ricevo ogni giorno da famiglie residenti nel Piceno».

L’edificio che ospita la Rsa

Qual è stato l’esito dell’autopsia sul corpo di Lucia Bartolomei?

«Quello che posso affermare, è che l’esame autoptico ha confermato un avvelenamento da promazina, attraverso l’esame tossicologico. Inoltre, abbiamo già depositato per iscritto, una richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’Asur Marche, per i fatti illeciti accaduti nella Rsa di via Garibaldi. Lo ripeto per l’ennesima volta: siamo di fronte ad una “Bibbiano” degli anziani».

Sospetta delle complicità?

«Dobbiamo aspettare il lavoro della magistratura. Probabilmente le morti rappresentano la punta di un iceberg perché potrebbero essersi consumati anche dei maltrattamenti».

 

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