Con una diffida presentata oggi al presidente della Regione Marche Ceriscioli, il Codacons chiede di vietare il fumo nei luoghi pubblici su tutto il territorio regionale, sulla base del principio di precauzione e come misura indispensabile per limitare i contagi da Covid.
«Come noto gli esperti hanno accertato come il fumo nei luoghi pubblici incrementi le possibilità di contagio da Covid-19 -spiega il Codacons nella diffida-. Al momento di buttare fuori il fumo dalla bocca, infatti, vengono emesse particelle d’acqua che possono contenere il Sars-CoV-2, e se il fumatore è un soggetto asintomatico gli effetti sono difficilmente prevedibili».
«Appare evidente quindi che il fumo indiscriminato in tutti i luoghi aperti al pubblico come locali, ristoranti, bar con tavolini all’esterno (che inoltre rappresentano potenziali punti di assembramento) costituisca, nel contesto dell’emergenza epidemiologica che stiamo vivendo, un ulteriore fattore di rischio che le amministrazioni, in ottemperanza ai principi di cui agli articoli 97 e 32 della Costituzione, devono contenere».
«Non a caso altri paesi europei come la Spagna stanno per adottare il divieto totale di fumo in tali spazi all’aperto -conclude il Codacons-. Per tale motivo abbiamo inviato una diffida al ministro della salute, Roberto Speranza, e ai presidenti delle Regioni, tra cui le Marche, in cui chediamo di adottare ogni atto idoneo ad introdurre il divieto di fumo in tutti i luoghi pubblici all’aperto, alla luce dell’esigenza di tutelare la salute pubblica e limitare i contagi da Covid».
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