Il momento del taglio del nastro da parte del sindaco: presenti anche due capitani del Sestiere della Piazzarola
di Andrea Pietrzela
Questa volta la pioggia ha lasciato spazio alle celebrazioni.
Al Parco dell’Annunziata, al bivio tra via Ricci e via Pacifici, dove qualche settimana fa sono terminati i lavori strutturali, sono finalmente state inaugurate con tanto di brindisi finale le sostruzioni alle cinta romane.
Presenti all’evento il sindaco Marco Fioravanti e gli assessori Donatella Ferretti e Marco Cardinelli, insieme all’architetto Giovanni De Angelis e Simone Sparti della ditta di costruzioni Sparti protagonisti dei lavori.
Le parole dei protagonisti sotto l’opera architettonica
L’OPERA – L’opera architettonica, «la cui funzione strutturale è immensa così come la lungimiranza dei romani che l’hanno realizzata», per utilizzare le stesse parole del professor Stefano Papetti, direttore della Pinacoteca di Ascoli, è imponente sia sotto il profilo tecnico che culturale.
La funzione è quella di sorreggere l’antica struttura e mettere in sicurezza l’area frequentata da molti turisti.
«Qui si ha la possibilità di sperimentare il concetto estetico del pittoresco, ovvero ruderi antichi in un contesto di natura romantica.
Si tratta di un’esperienza rara e ricercata, che in altre zone d’Europa è creata artificialmente» conclude Papetti.
IL RECUPERO – Il sindaco Marco Fioravanti ha tagliato il nastro simbolico: «Ringrazio di cuore tutti coloro che hanno lavorato per questa sostruzione che si affaccia sulla città, qui è impressa la storia da mantenere e la città che portiamo avanti. Il recupero di quest’opera è soltanto l’inizio.
Vogliamo lavorare su tutte le mura della città, dal teatro romano fino alla fortezza che a breve riqualificheremo». Infine una richiesta di aiuto a tutti i cittadini: «Ci tengo a rinnovare nuovamente la richiesta di partecipazione. E’ inutile recuperare se poi ci sono imbecilli che deturpano il patrimonio».
Parte della struttura in ferro dell’opera
I LAVORI – «Le strutture in ferro non le abbiamo nascoste per rispetto della particolarità architettonica – spiega l’architetto Giovanni De Angelis – L’intervento è stato delicato, ma devo dire che c’è stata tanta collaborazione tra tutte le parti coinvolte anche grazie al lavoro dell’ingegner Leccesi.
Oltre alle sostruzioni, l’appalto ha riguardato anche altre zone della cinta muraria, come ad esempio Porta Torricella».
Spende poche parole Simone Sparti, responsabile dell’impresa di costruzione che ha eseguito i lavori.
Le sue sono dichiarazioni brevi quanto sentite: «È stato un motivo di grande orgoglio poter mettere le mani su queste pietre storiche».
La locandina ufficiale dell’evento
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati