Francesco Acquaroli in testa, Maurizio Mangialardi in rincorsa e Gianmario Mercorelli con la sua dote che sfiora i 17 punti percentuali, nella parte più ampia della forbice. È questo il quadro che emerge dal sondaggio Tecnè del 30 e 31 luglio, condotto su un campione di oltre 6.000 marchigiani (a rispondere però in 1.000), commissionato dall’Agenzia Dire e pubblicato oggi. Il candidato del centrodestra si attesta tra il 43,5 e il 47,5%, a seguire il centrosinistra con Mangialardi tra il 36 e il 40%e poi i 5 stelle (12,5-16,5%) e “gli altri” tra l’1 e il 3%.
Ma il dato interessante che emerge dal sondaggio è quello degli indecisi, che sono il 41% degli intervistati. Una partita quindi ancora aperta, almeno sulla carta, quella per le regionali di settembre. Anche considerando l’ultimo dato certificato dalle urne, cioè le europee del 2019.
L’anno scorso la coalizione del centrodestra otteneva al voto il 49,3% (Lega 38%, Forza Italia 5,5%, Fratelli d’Italia 5,8%). Il dato di Acquaroli quindi si discosta in negativo, anche se di pochissimo, dalla fotografia delle europee mentre il centrosinistra, almeno nelle proiezioni, avrebbe risalito la china, passando dal 27,3 percento (Pd 22,3%, +Europa 2,8%, Verdi 2,2%) al 36-40% del sondaggio.
Un altro dato che emerge dalla rilevazione è che un’alleanza Pd-M5S avrebbe avuto un vantaggio sul centrodestra da 5 a 9 punti percentuali.
Emanuele Prisco, commissario regionale di Fratelli d’Italia, nel diffondere il sondaggio, parla di risultato «molto significativo perché i candidati delle liste del centrodestra stanno iniziando adesso la campagna elettorale. I marchigiani vogliono cambiare e apprezzano il nostro progetto di governo per ricostruire le Marche, dopo i fallimenti della sinistra».
«Quello che parta dall’ascolto e dal confronto degli amministratori, le categorie e i cittadini che fino ad oggi è mancato ed è stato sostituito da una politica che guardava dall’alto e decideva in modo autoreferenziale -cocnlude-. Non vogliamo sostituire un sistema con un altro, ma dare spazio alle migliori energie di questo straordinario territorio e far rinascere le Marche».
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