Decontribuzione del 30% per le assunzioni anche nel Piceno.
Il vice presidente della Regione Marche Anna Casini, ricandidata del Pd alle regionali di settembre, scende in campo per raggiungere questo obiettivo in vista della conversione in legge del “Decreto Agosto” da parte del Parlamento.
E chiede il sostegno di tutti i parlamentari del territorio.
«Il Piceno e le Marche – afferma – devono fare squadra affinché vi sia l’estensione del provvedimento della decontribuzione del 30% alle assunzioni anche su tutti i territori di aree di crisi complessa delle Marche.
In Regione ci siamo già attivati con una richiesta affinché gli sgravi vengano estesi a tutte le aree di crisi industriale complessa delle Marche (Fermano Maceratese, Piceno Val Vibrata e Merloni).
E in questa direzione si stanno muovendo anche la Camera di Commercio e il Mise».
E’ un provvedimento molto importante per dare ossigeno all’economia del territorio.
«Si tratta – spiega l’architetto Anna Casini – di una misura che, senza l’estensione alla provincia di Ascoli, avrebbe un impatto negativo soprattutto sul Piceno in quanto territorio di confine con la prima regione a sud che vedrebbe lo sgravio alle assunzioni.
Una non applicazione della richiesta di estensione della decontribuzione rischia infatti di disincentivare gli investimenti aziendali nella Valle del Tronto e incentivare invece quelli in Val Vibrata.
Un paradosso per un territorio riconosciuto come Area di crisi Piceno-Val Vibrata soggetto a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale per cui come Regioni abbiamo fatto stanziare 61 milioni di euro già nel 2017.
Non possiamo infatti parlare solo di cratere sismico in quanto molte aziende sono situate lungo la vallata e lungo la costa».
«Inoltre – conclude il vice presidente della Giunta regionale – il Piceno non ha mai avuto tanti parlamentari come ora e spero che siano in grado di far valere la loro voce unita senza affermazioni da campagna elettorale che nulla giovano alle aziende le quali vogliono fatti concreti e pochi slogan».
«Il Governo estenda le misure per il Sud anche alle imprese marchigiane»
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