Le porzioni abbondanti, un servizio veloce e preciso, tradizione e qualità sono sempre state le parole d’ordine e il marchio di “fabbrica” di Paolo Bedetta, il creatore della catena di ristoranti “Primo Piatto”. E di fabbrica ne sapeva qualcosa essendo nato come amministrativo in una delle più rinomate aziende calzaturiere degli anni ’90.
Ma “la scintilla” come chiama lui un’intuizione felice e premonitrice gli ha mostrato in tempi non sospetti che il futuro era nella ristorazione. E così dopo 8 anni “Primo Piatto” taglia il traguardo di 6 ristoranti aperti (2 a Civitanova, 2 a Porto Sant’Elpidio, uno a Piediripa di Macerata, l’ultimo a San Benedetto) e uno in apertura ad Ancona. E contemporaneamente 3 punti vendita di pasta fresca e all’uovo perché tutto ciò che si mangia di là, nel ristorante, è autoprodotto.
Quando è arrivato, ormai nel lontano 2012 era una svolta nell’ambiente della ristorazione: «Ho iniziato ad occuparmi di cucina e pasta fresca come occupazione alternativa per la mia ex moglie, ma ho scoperto che in realtà era la cosa che mi piaceva fare – racconta Paolo Bedetta in una pausa dai fornelli e dalla gestione – E in un momento di difficoltà ho capito che il mondo della produzione guardava sempre più verso l’estero e che invece ciò che non poteva essere delocalizzato era la nostra voglia di tradizione. E mi sono licenziato. Ho pensato ad un locale easy, dove non si spendesse molto. Il prezzo per un primo e una bibita era di 5.50 euro. E le porzioni abbondanti. Un locale semplice, per single, per famiglie che non possono spendere una fortuna, ma che hanno diritto ad un pranzo o una cena al ristorante. Inizialmente facevamo solo primi, poi abbiamo allargato il menù a fritture, al pesce, ai piatti della tradizione. Ed è stato un successo». Dopo il “Primo piatto” centralissimo di Civitanova è nato quello nella zona industriale. Uno spazio ampio, con anche zone gioco per i bambini. E poi Piediripa, Porto Sant’Elpidio e la svolta nella logistica e nell’organizzazione con il centro direzionale e di stoccaggio al Diamante di
Porto Sant’Elpidio che oggi vanta un magazzino di 1500 metri quadrati. E infine l’ultimo nato, il locale di San Benedetto del Tronto. Ma la formula “Primo piatto” sta allargandosi a tutte le Marche. Entro l’anno infatti aprirà anche in zona Baraccola ad Ancona un nuovo punto vendita. Bedetta continua a pensare in grande e entro 5 anni il marchio diventerà un franchising con ramificazioni in Italia e all’estero e una formula di qualità con la formazione di ragazzi specializzati e adeguatamente istruiti su ogni aspetto della filiera. «Stiamo cercando personale qualificato e formando una squadra di ragazzi per la cucina e la sala in grado di accompagnare l’apertura dei locali in franchising in Italia e all’estero. Ma non proporremo prodotti e procedure standard: lo scopo della formazione di questa squadra è proprio quello di trasferire il know how necessario a far vivere il prodotto “primo piatto” con tutta la tradizione e la qualità che rappresenta in ogni luogo, accompagnando l’apertura, la scelta degli spazi, trasferendo metodi e passione per questo lavoro. E in questa prima fase abbiamo contatti molto interessati anche all’estero, in Cina, in Nord Europa e in Romania e una nuova apertura prevista a breve anche a Perugia». Il lockdown e il Covid hanno inflitto un momento difficile al circuito delle attività che conta oltre 140 dipendenti, ma alla ripresa la clientela, sempre più fidelizzata, ha continuato a dare fiducia a Primo Piatto: «ringrazio tutti i miei clienti perché ci hanno sostenuto e il fatturato è tornato al 90%. Il progetto franchising è il mio ringraziamento, voglio dare risposte alla sempre maggiore richiesta di tradizione e qualità».
(articolo pubbliredazionale)
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