Il sindaco di Grottammare Enrico Piergallini si mostra critico in riferimento al protocollo sicurezza scuola del 6 agosto (protocollo d’intesa per garantire l’avvio dell’anno scolastico nel rispetto delle regole di sicurezza per il contenimento della diffusione di Covid 19), all’interno del quale, in tema di refezione scolastica, è stabilito che la somministrazione del pasto deve prevedere la distribuzione in mono-porzioni.
«La mono-porzione – afferma Piergallini – è il pasto qualitativamente peggiore e comporterebbe un aumento di costo per le famiglie assolutamente da evitare in questa fase. Non vedo perché gli alunni delle nostre scuole debbano mangiare un pasto impacchettato nella plastica, laddove possono liberamente consumare al ristorante piatti serviti come sempre. Sia l’Anci (Associazione nazionale Comuni Italiani), sia l’Ali (Autonomie Locali Italiane) hanno aperto una battaglia su questo tema che interessa tutti i Comuni italiani ed è indispensabile per la regolare ripartenza dell’anno scolastico. La questione è stata sollevata anche da Slow Food che nei giorni scorsi si è apertamente dichiarato contrario a questa modalità di refezione. Il Governo, dunque, deve assolutamente consentire la possibilità nelle nostre mense di somministrare pasti in multi-porzione, come sempre è avvenuto. Gli stessi tecnici dell’Asur, nel corso di una riunione preliminare che si è svolta in Comune, si sono espressi favorevolmente per la multi-porzione, in virtù del fatto che la mono-porzione sarebbe senza dubbio la modalità peggiore di refezione».
Intanto, l’Amministrazione comunale corre ai ripari per limitare i danni dell’aumento che inevitabilmente graveranno sul servizio, reinvestendo nella refezione scolastica le risorse risparmiate durante il periodo di chiusura della scuola.
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