di Andrea Ferretti
Ascoli Calcio e le scintille di Ferragosto. Incredibile, ma purtroppo vero, l’allenatore Davide Dionigi e il proprietario del club Massimo Pulcinelli si sono messi a bisiticciare sul web la notte di Ferragosto. Bisticcio tipico di due bambini che sulla spiaggia si contendono secchiello e paletta per scavare una buca. Incredibile, e ancor di più purtroppo vero, tutto questo è accaduto nei minuti in cui Perugia e Pescara si stavano contendendo la permanenza in B. Una salvezza che, oltre far contenti i tifosi, significa ben altro per le casse di chi non affonda. Nel caso specifico, ride il Pescara e piange il Perugia scatenando l’ira dei tifosi contro società e squadra, tanto che nella città umbra sono apparsi addirittura manichini che penzolano impiccati con la casacca del Grifo addosso e uno striscione “Vi vogliamo così”.
In queste ore in cui ad Ascoli e nell’Ascoli Calcio in tanti avrebbero dovuto continuare a ubriacarsi di gioia per una salvezza agguantata all’ultimo respiro (decisivo comunque l’arrivo di Dionigi che ha compiuto il miracolo di tirare fuori linfa vitale da piante appassite), lo stesso Dionigi la spara grossa con un “Comunque… per sempre nel mio cuore”, frasetta sibillina in perfetto stile libro Cuore, con tanto di cuoricino nero che forse poteva risparmiarsi.
E avrebbe dovuto risparmiarsi anche le precedenti sei parole, che non hanno fatto altro che gettare nel panico i tifosi del Picchio. Rassicuriamo tutti che nessuno è stato colpito da infarto, anche perchè i supporter bianconeri sono ormai abitati a tutto e di più. Ma Dionigi poteva e doveva contare fino a dieci prima di dare sfogo al suo pensiero. E invece sarà arrivato, forse, a tre.
E Pulcinelli? Il patron, sentitosi toccato sul piano dei social, si è tuffato nella rete concludendo “la frittata bianconera di Ferragosto” con le seguenti quaranta parole: “Tranquilli ragazzi, non sta cambiando proprietà ed il mister Dionigi ha un contratto di un anno con noi! Ci ha contattati il suo procuratore chiedendo il triplo dell’attuale ingaggio… ma troveremo una soluzione, passate un buon ferragosto, sempre F.A.C.”.
Messaggio per certi aspetti rassicurante, sia riguardo all’allenatore che alla società (molti commenti dei tifosi sui social ventilavano pure l’ennesima cessione del club che d’estate, bene o male, va sempre di moda), ma poi anche sibillino e anche poco rispettoso (dopo un po’ il post è stato rimosso) nei confronti di quello che viene definito “il suo procuratore”.
Pulcinelli, che non può sottrarsi alla regola del contare fino a dieci, forse non ha neppure iniziato la conta. Altrimenti non avrebbe spifferato in rete la storia dell’ingaggio. Questione che deve e doveva restare al chiuso delle quattro mura di Corso Vittorio, e non affidata al web. Il F.A.C. finale, tranquilli, non è una parolaccia, ma solo “Forza Ascoli Carica”. Meno male.
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