Calvario infinito sulla “Mezzina” L’ira dei residenti: «Siamo stati abbandonati»
OFFIDA - Lavori a rilento su un'arteria di fondamentale importanza. Semaforo attivo e senso alternato, pericolo incidenti dietro l'angolo. Dopo i due mortali dello scorso anno fu avviata anche una petizione
Lavori a rilento e promesse disattese sulla strada provinciale “Mezzina“, visto l’iter dei lavori sul terzo lotto in contrada Lava di Offida. Un’arteria di fondamentale importanza che avrebbe dovuto collegare Ascoli con la provincia di Fermo, ma senza concreti risultati.
Un’immagine dei lavori sulla Mezzina
Dopo anni di attese, e ricorsi alla giustizia amministrativa, hanno preso vita i lavori di adeguamento e messa in sicurezza del manto stradale, con la creazione di un nuovo viadotto. I piloni sono stati posizionati da alcuni mesi, e dopo una lunga attesa, è arrivato anche l’acciaio, prima della pausa estiva.
Ci si aspettava un’accelerazione dei lavori da parte dell’amministrazione provinciale, ma purtroppo restano molte incognite, considerato il semaforo attivo da mesi per regolare la circolazione del traffico lungo il cantiere, a senso unico alternato, su una strada spesso carente, e sdrucciolevole.
Resta la pericolosità della strada in questione nelle ore diurne e notturne, a causa della scarsa visibilità, dell’alta velocità, e della vegetazione incolta.
Il dottor Cicconi perse le vitanel febbraio 2019
Molti cittadini, dopo i due sinistri mortali, si erano rivolti alla Provincia e alla Prefettura con una petizione popolare, ma senza ottenere risposte esaustive. Tra le proposte avanzate, c’era anche quella dell’installazione dei tutor che rilevano la velocità stradale nell’arco di qualche chilometro, come già avvenuto sulla provinciale “Valtesino”.
Soltanto i vigili urbani dei comuni di Offida e Castel di Lama, sono intervenuti con dei controlli della velocità con l’utilizzo momentaneo dell’autovelox, e posti di controllo a campione. Tante sono le perplessità e le paure degli automobilisti che percorrono la “Mezzina” ogni giorno.
«Quando vado a lavorare – afferma una residente – ne vedo di tutte i colori, perché le autovetture sfrecciano, e noi usciamo da incroci con scarsa visibilità. La situazione si aggrava in caso di pioggia, mettendo a rischio l’incolumità pubblica. Nel tempo libero non posso neanche fare una pedalata con la bicicletta per paura di essere travolta. Spero nella buona fede delle autorità preposte».