Situazione invivibile. Ormai da anni. E dopo processi, petizioni, proteste in strada e lettere, arriva l’ennesimo appello del residenti di Villa Sant’Antonio, rappresentato dal comitato “Aria pulita“, frazione a due passi da Castel di Lama ma facente parte del comune di Ascoli.
Non a caso oltre al prefetto Rita Stentella, destinatario dell’appello è anche il sindaco di Ascoli, Marco Fioravanti.
«Continuiamo a vivere in condizioni inaccettabili e insalubri a causa degli odori nauseabondi fortissimi che vengono dal depuratore consortile -spiegano i residenti-. Quest’anno, dopo una lunga serie di giornate segnate da aria irrespirabile, la situazione è precipitata tra il 18 ed il 19 agosto quando la puzza ha raggiunto un picco che va oltre l’umana sopportazione: si è sentita fortissima fino alla rotonda per Offida e ha impregnato a lungo l’aria delle abitazioni. Si sono avuti episodi di bruciore agli occhi e mal di testa».
«Chiediamo che le autorità preposte alla tutela della salute si attivino presso Arpam e Asur al fine di risolvere una situazione non più sopportabile» è la conclusione del comitato.
Miasmi nauseabondi a Villa Sant’Antonio, 210 residenti si costituiscono parte civile
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