di Franco De Marco
La lista di “Rinasci Marche”, che questa mattina, dopo San Benedetto, ha presentato i suoi candidati della Circoscrizione di Ascoli, ha un carattere prevalentemente verde (nel senso anche di Verdi alla ricerca di una rinascita come partito) e proiettata non solo a sostenere il candidato presidente del centrosinistra Maurizio Mangialardi ma anche alle comunali del 2021 di San Benedetto.
Quanto pensate di raccogliere nella tornata elettorale del 20 e 21 settembre? «Tra il 3 il 5 per cento» risponde Paolo Canducci, ex vice sindaco del Comune di San Benedetto, verde storico, che insieme a Pietro Colonnella, ex presidente della Provincia di Ascoli – una vita tra Pci, Ds e Pd – è il padrino di questa formazione che ha a livello regionale, quali referenti, Gianluca Carrabs (Verde) e Massimiliano Bianchini(liste civiche).
E lei Canducci, con questo ritorno in campo nelle regionali, pensa ad un suo impegno diretto alle prossime comunali di San Benedetto?
«Io dico che prima di tutto, a San Benedetto, – risponde l’ex vice sindaco dando una stoccata alla giunta guidata da Pasqualino Piunti – c’è da ricostruire la coalizione di centrosinistra. Rinasci Marche ci prova. Nasce anche per questo. La giunta sambenedettese di centrodestra ha portato indietro la città di dieci anni: è sotto gli occhi di tutti. Mi auguro una forte affermazione di Mangialardi anche per dare forza alla rinascita du un centrosinistra unito a San Bendetto».
Molto verde e tra i padrini due ex Pd disillusi, appunto Colonnella («ho accettato la proposta di Carrabs e Bianchini per costruire questa lista. E Mangialardi ha insistito affinchè tornassi alla politica attiva e istituzionale dandomi una forte carica»), ed Edward Rino Alfonsi, ex segretario dell’Unione comunale Pd di San Benedetto, insegnante elementare ed operatore economico, che figura tra i candidati consiglieri.
Una curiosità: Alfonsi spiega il suo nome. «Mia madre era una fan dei Kennedy – dice – e ha chiamato mio fratello (docente a Tokyo) Robert e me Edward». Gli altri candidati consiglieri. La coppia femminile è composta da Barbara Riga, assessore comunale ad Acquaviva Picena, nata ad Ascoli, figlia dello storico fotografo Sandro scomparso l’anno scorso, ed Evelin Bargiacchi, 26 anni, conduttrice televisiva e produttrice di documentari. Completa la squadra un altro rappresentante storico dei Verdi marchigiani, l’architetto Luciano Spinozzi di Monsampolo del Tronto, insegnante dell’Istituto agrario “Celso Ulpiani” di Ascoli.
Nel corso della conferenza stampa di questa mattia, nella Libreria Rinascita, padrini e candidati di “Rinasci Marche” hanno esposto le loro idee che in qualche caso non concordano con le scelte della Giunta regionale di centrosinistra uscente. Ad esempio sul fronte sanità. Il nuovo ospedale per acuti di Pagliare viene nettamente bocciato.
«La capacità progettuale del nuovo governo regionale – sottolinea Colonnella – sarà decisiva per il futuro del territorio soprattutto in relazione ai fondi europei: green economy, recovery fund, next generation eu, ecco i temi prioritari».
Per quanto riguarda le infrastrutture Colonnella giudica prioritari la conclusione dell’ammodernamento della Salaria («per Roma ma anche per Umbria e Toscana»), la Ferrovia dei due Mari San Benedetto-Ascoli-Roma, e più fermate (Marina di Massignano, zona Ascolani e stadio a San Benedetto) per la metropolitana di superficie Ascoli-San Benedetto.
«Come mi ha insegnato Enrico Berlinguer la politica – conclude – deve avere pensieri lunghi”. Paolo Canducci rilancia i temi ecologici cari ai Verdi, oggi secondo partito in Germania, per dare un futuro alle nuove generazioni. A cominciare dalla sfida climatica al lavoro».
«Chiederemo alla Regione – afferma sul tema Sanità – che nel Piceno siano mantenuti due ospedali, ad Ascoli e a San Benedetto, di ottimo livello. No all’ospedale unico. Il Covid ha dimostrato che sono necessari due ospedali di eccellenza. Utilizzando i fondi europei auspichiamo investimenti che producano posti di lavoro nel lungo periodo».
Spinozzi, attivissimo tra l’altro nella Condotta Slow Food del Piceno per promuovere la qualità dei prodotti alimentari del territorio, si definisce ecologista anomalo. «La green economy si fa con scelte strategiche e grandi progetti – afferma – non bisogna disperdersi in mille rivoli come hanno fatto i Verdi in passato. Nessuno parlò quando furono abbattuti grandi 400 alberi per costruire l’Ascoli-Mare. Aiutiamo concretamente i boghi a vivere e a ripopolarsi. Solo il Comune di Montedinove ha in questi anni adottato politiche di incentivo abitativo ed economico».
Barbara Riga, nata ad Ascoli e residente ad Acquaviva Picena, non nasconde la commozione per il suo ritorno nel capoluogo piceno.
«Le radici non si dimenticano mai. Mio padre, con i suoi scatti, mi ha fatto conoscere Ascoli nelle sue tante bellezze. Deve essere primario l’impegno per la valorizzazione del nostro paesaggio. Spesso, però, lo dico da assessore del Comune di Acquaviva Picena, i mezzi per farlo non arrivano nei piccoli centri. Mi auguro che si cambi tendenza».
Evelin Bargiacchi, nata ad Arezzo e da dieci anni residente a Roccafluvione, sta dedicando la sua attività lavorativa alla promozione della montagna picena. «Mi sono innamorata di questo territorio – confessa – che merita di essere conosciuto e vissuto. Ho realizzato ad esempio 10 documentari con il progetto “Sibilla in tour” e sto lavorando ad altri progetti anche per far riscoprire gli stili di vita dei nonni con un contatto diretto con la natura».
Edward Alfonsi spiega perché ha aderito a “Rinasci Marche”. «Perchè oggi – dice – c’è più di sempre bisogno di Europa, di movimenti civici alternativi ai partiti tradizionali e di scelte strategiche verdi nel segno dello sviluppo ecocompatibile. Nel Piceno sono indispensabili due ospedali. Il Centro Agroalimentare Piceno non deve essere dismesso ma valorizzato. Ha un valore strategico importante come l’Aerdorica».
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