Nel quarto anniversario del primo terribile terremoto che devastò l’Italia centrale, il sindaco Pasqualino Piunti è intervenuto con una nota: dramma, generosità e accoglienza le parole-chiave.
«Mi tornano alla memoria non solo i momenti più difficili di quelle ore, iniziando dai funerali delle vittime di Pescara ed Arquata ad Ascoli, ma anche gli episodi di generosità ed altruismo che caratterizzarono i giorni immediatamente successivi – riporta alla memoria il primo cittadino-. Ricordo con commozione la mobilitazione di tanti giovani per la raccolta e l’organizzazione dei primi aiuti al Palasport cittadino (a loro andò il premio Gran Pavese Rossoblù) e quella della città intera che cercò, con piccoli gesti e mirate attenzioni, di rendere meno dura quell’esperienza ai tanti, marchigiani, umbri e laziali che trascorsero mesi in alloggi privati e strutture ricettive di San Benedetto».
«Fino all’aprile 2018 il nostro Centro di assistenza con i volontari di Protezione civile ha sostenuto, fin nelle minime necessità, queste persone prima che fosse trovata per loro una sistemazione meno provvisoria -conclude-. Nel frattempo, diverse famiglie hanno scelto di restare a vivere qui, si sono inserite molto bene ed oggi fanno parte integrante della comunità sambenedettese. Se San Benedetto è ai vertici nazionali per qualità dell’accoglienza, molto è dovuto proprio a quell’esperienza difficile ma di enorme valore umano che resterà per sempre impressa nell’animo della nostra collettività».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati