di Andrea Pietrzela
La nostra rubrica del lunedì Luci sulla città oggi parla di…Luci sulla città. Puntiamo l’attenzione su un argomento già trattato in passato perché c’è stata una svolta: oggi vogliamo mostrarvi cosa si ottiene quando si lavora in sinergia, quando un organo di informazione e le istituzioni collaborano muovendosi sulle indicazioni di input reciproci che hanno il solo fine – condiviso – di lavorare per il bene comune che è quello della propria città.
Ci piace pensarla così la storia delle piante di parietaria in centro, sugli edifici storici, sulle quali noi di Cronache Picene abbiamo contribuito a focalizzare l’attenzione e che oggi, grazie all’intervento del sindaco, non ci sono più. Per il bene dei turisti e dei cittadini ascolani.
LA CRONISTORIA – Era il 6 luglio quando, nell’ambito della nostra rubrica, abbiamo documentato qui la situazione delle piante che stavano invadendo gli edifici storici della città. Il caso più grave era il fico cresciuto nel muro della Chiesa di San Pietro in Castello, i più visibili – collocati in zone meno nascoste e più conosciute della città – erano sulla Chiesa di San Francesco e su Palazzo dei Capitani.
Era il 20 luglio quando, nel giorno della nostra visita al giardino dell’Arengo, il Professor Stefano Papetti ci ha spiegato che l’intervento di pulizia degli edifici storici è previsto con cadenza annuale.
Ed il 2 settembre, pochi giorni fa, il sindaco Marco Fioravanti ha comunicato tramite la sua pagina Facebook che sono «al via le operazioni di pulizia delle erbacce presenti sulle facciate di palazzi e monumenti della nostra città.
Si tratta di interventi delicati perché si va a lavorare su edifici storici, presto le operazioni verranno effettuate anche presso ponti cittadini e in altri luoghi di attrazione turistica.
Il nostro progetto di Ascoli Green non si ferma».
Non sappiamo con certezza se con la nostra indagine abbiamo contribuito all’attivazione di questa operazione oppure no.
Ciò che sappiamo, che è anche la cosa più importante, è che i palazzi monumentali del nostro centro storico ora sono tornati a splendere.
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