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L’Ascoli parte col piede giusto:
a Brescia finisce 1-1,
buon punto per i bianconeri

SERIE B - Vantaggio lampo del Picchio con il gol di Cavion dopo soli quaranta secondi. Il pareggio è del solito Donnarumma che ha poi l'occasione per raddoppiare. A bilanciare il conto è Cangiano che si divora una rete che sembrava fatta. E nel finale le conclusioni di Chiricò e Saric meritavano una miglior sorte
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Il gol-lampo di Cavion

di Andrea Ferretti

Ascoli tutto nuovo con in campo anche giocatori ingaggiati quarantott’ore prima. Con una squadra ancora da definire e modellare, Bertotto ne sceglie undici e il capitano è Pucino. Con Cavion e Leali, quest’ultimo va a comporre il trio dei superstiti del passato campionato. Bertotto conferma il 4-3-3 dove le chiavi del centrocampo vengono affidate a Buchel. Ai suoi fianchi agiscono Cavion e Saric. Mancando Brosco, i centrali di difesa – davanti a Leali – li fanno Avlonitis e Corbo, con Pucino a destra e Sarzi Puttini a sinistra. Nuovo di zecca l’attacco con Bajic perno centrale, Chiricò e Cangiano sugli esterni.

Brescia senza quattro titolari (Torregrossa, Bisoli, Cistana e Sabelli) e con Delneri che ha a disposizione una panchina con solo otto giocatori. L’ex Morosini non è fra i titolari. L’arbitro è Abbattista che, in nove precedenti, non ha mai arbitrato una sconfitta dell’Ascoli.

Subito quello che non t’aspetti. Quaranta secondi e Ascoli in vantaggio. Per Cavion, il miglior bianconero del passato campionato, anche il piccolo record di aver segnato il primo gol stagionale della Serie B. Buchel taglia la difesa con un sinistro che trova sguarnita la difesa del Brescia. Il fuorigioco non funziona e dall’altra parte l’inserimento di Cavion vene premiato dal colpo di testa del centrocampista che finisce alle spalle di Joronen.

L’esultanza dopo lo 0-1

La gara non decolla, l’Ascoli non ha ovviamente interesse che questo accada. Chiricò è in palla e le sue serpentine mettono in crisi le rondinelle sulla propria fascia sinistra. Al 15′ blitz del Brescia con l’incornata di Chancellor destinata a finire in fondo al sacco. Leali sembra un gatto, niente da fare.

Il Brescia insiste, l’Ascoli indietreggia e spesso Bajic sembra muoversi nel deserto: circondato da due, tre difensori è impossibile tener palla e far salire la squadra. Leali non corre mai seri pericoli, fino al 32′ quando Aye dalla destra serve in mezzo Donnarumma, fino a quel momento in ombra, che chiude sul secondo palo e segna l’1-1 .

Donnarumma al 41′ ha la chance per raddoppiare. La difesa dell’Ascoli evidenzia problemi di amalgama con i due centrali che giocano insieme per la prima volta. L’attaccante si ritrova solo, tenta un inutile dribbling e l’occasione sfuma. L’Ascoli è vivo e al 44′ Cangiano si divora un gol, solo davanti al portiere, dopo che la trappola del fuorigioco del Brescia fa cilecca un’altra volta.

Nella ripresa al 6′ Leali con il piede sinistro salva l’autogol di Corbo che devia un centro d Spalek destinato a Donnarumma.

Al 10′ micidiale ripartenza dell’Ascoli. Cangiano per Chiricò, messo giù al limite dell’area da Papetti che viene espulso. Delneri si ritrova con un uomo in meno e decide di richiamare addirittura Donnarumma che non esce dal campo saltando di gioia.

Poi partono i cambi. Nel Brescia entra Morosini. Bertotto getta nella mischia Matos, poi Petrucci e Eramo.

L’Ascoli prova a portare a casa i tre punti. Al 32′ brivido per il Brescia con il destro da fuori di Matos fuori di poco. E al 41′ il sinistro di Chiricò, su cross di Padoin, avrebbe meritato miglior sorte. L’Ascoli termina la gara dentro l’area avversaria e la girata di Saric a trenta secondi dalla fine, finita in bocca al portiere, poteva essere il tiro da tre punti.

Il punto alla fine accontenta tutte e due le squadre: il Brescia rimaneggiato che ha giocato quasi tutta la ripresa in dieci, l’Ascoli che è ancora in pieno rodaggio.

BRESCIA (4-4-2): Joronen; Mateju, Chancellor, Papetti, Martella; Spalek (17’st Morosini), Dessena, Labojko (36’st Ghezzi), Zmrhal (17’st Van de Looi); Aye, Donnarumma (13’st Mangraviti). A disposizione: Kotnik, Semprini, Skrabb, Bjarnason. Allenatore: Delneri.

ASCOLI (4-3-3): Leali; Pucino, Corbo, Avlonitis, Sarzi Puttini (36’st Padoin); Cavion (22’st Eramo), Buchel (22’st Petrucci), Saric; Chiricò, Bajic (36’st Vellios), Cangiano (15’st Matos). A disposizione: Sarr, Ghazoini, Semeraro, Sini, Donis, Mallè, Tassi. Allenatore: Bertotto.

Arbitro: Abbattista di Molfetta (assistenti Caliari di Legnago e Scarpa di Reggio Emilia, quarto ufficiale Amabile di Vicenza).

Reti: 1’st Cavion (A), 32’pt Donnarumma (B).

Note: espulso 10’st Papetti (B) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti Mangraviti (B) e Petrucci (A) per gioco falloso. Recupero 0’+5′.

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