di Maria Nerina Galiè
E’ accaduto, in questa subdola seconda ondata di contagi, quanto più temevano le autorità sanitarie picene con in testa Cesare Milani, direttore dei Area Vasta 5: che il Coronavirus s’insinuasse all’interno degli ospedali della provincia.
E’ stato chiuso d’urgenza il reparto Cardiologia dell’ospedale “Mazzoni” di Ascoli.
La misura, che al momento è prevista per 24 ore, è scattata ieri 12 ottobre, dopo che alcuni infermieri (6) e pazienti (8) sono risultati positivi.
Il controllo, a sua volta, si era reso necessario a seguito della scoperta della positività di un operatore sanitario nell’ambito dello screening periodico a cui vengono sottoposti infermieri, medici e oss.
I pazienti risultati positivi sono immediatamente stati sottoposti ad ulteriori esami, specifici per i sintomi da Covid come la Tac, poi trasferiti alcuni nel reparto malattie infettive dell’ospedale “Murri” di Fermo, altri nella Rsa di Campofilone.
Quelli negativi invece sono rimasti al “Mazzoni” e momentaneamente trasferiti nel reparto Urologia.
Contemporaneamente allo svuotamento di Cardiologia è partita la sanificazione.
Ora indagini in tutto l’ospedale ascolano per capire se il virus possa essersi infiltrato anche in altri ambienti.
Ieri per il Piceno è stata un’altra giornata caratterizzata dall’impennata di contagi. Su 250 campioni processati nel laboratorio di Biologia Molecolare dell’Area Vasta 5, nel percorso nuove diagnosi sono stati trovati altri nuovi 25 casi.
Non sono stati resi noti i dati relativi ai laboratori periferici.
Sempre in merito ai servizi ospedalieri, la direzione di Area Vasta 5 informa che «la chiusura del Punto Prelievi dell’ex Gil è stata decisa per evitare assembramenti, gestendo tutti i prelievi presso l’Ospedale Mazzoni con prenotazioni e distanziamenti.
Inoltre, in questo particolare momento, la logistica dei locali (ingresso indipendente, vicinanza al servizio vaccinazioni) risulta utile per la gestione di alcuni servizi offerti dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica. La Direzione assicura che superata l’ emergenza Covid, i locali torneranno alla loro originale funzione».
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