di Monia Orazi
L’ordinanza 100, ormai divenuta obbligatoria per l’istruttoria dei progetti di ricostruzione privata alla prova dei fatti, sta dimostrando di funzionare.
Numeri alla mano lo afferma il commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, che ieri pomeriggio, dopo la mattinata trascorsa all’inaugurazione dell’anno accademico a Macerata, ha fatto tappa a Caldarola, Pieve Torina e Camerino, per incontrare tecnici e sindaci.
Sino ad oggi sono state presentate 900 pratiche con la nuova ordinanza 100, di queste ne sono state approvate 115, con un tempo medio di 65 giorni. Una rivoluzione rispetto all’anno e mezzo necessario sino ad oggi dalla presentazione della pratica, sino al decreto di finanziamento.
«Le innovazioni radicali contenute nell’ordinanza 100 non costituiscono più una novità – ha detto -. La prima esperienza concreta attuativa di questa ordinanza dimostra che funziona. I tempi attuativi medi dei decreti sino a questo momento emanati, ci dicono che sono necessari poco più di sessanta giorni, che era il tempo minimo da noi indicato nell’ordinanza, naturalmente non per tutte le pratiche. Per quelle per cui è necessaria la conferenza dei servizi, vi è da acquisire nulla osta ed integrazione istruttoria che si rende necessaria, c’è la sospensione del termine ed un ulteriore termine di trenta giorni. Non possiamo dire che sarà sempre sessanta giorni, ma il tempo minimo ed il tempo massimo indicati nell’ordinanza, sessanta giorni o cento giorni, noi contiamo di rispettarli».
Per molti centri saranno utilizzati i Psr, programmi straordinari di ricostruzione, introdotti di recente: «Non ho nessuna intenzione di sostituirmi ai sindaci – ha detto Legnini -, ma voglio mettere a disposizione dei sindaci e naturalmente dei presidenti delle Regioni i poteri straordinari: che significa emanare le linee di indirizzo per esercitare questi poteri, cosa che noi faremo in una delle prossime ordinanze, nell’arco di qualche settimana. Significa condividere con loro gli interventi puntuali delle opere urgenti, quelli nei centri storici che richiedono l’esercizio di quei poteri».
Legnini rilancia sui Psr: «Abbiamo predisposto il modello più agile possibile ed adattabile, da avere a disposizione. Va stilato un cronoprogramma non solo per le opere pubbliche, ma anche per la ricostruzione privata. Il programma serve a dare ordine alla ricostruzione, l’ente può indicare i tempi entro cui i privati debbono ricostruire. Riguardo ai poteri in deroga del commissario, con la prossima ordinanza completeremo il quadro. Saranno utilizzati per interventi di particolare criticità e per la ricostruzione dei centri storici. Si possono combinare le norme dell’ordinanza 107 ed i poteri in deroga. Serviranno il consenso dei sindaci e del presidente della Regione che è vicecommissario ed ha poteri attuativi. Per ricostruire i centri storici ed i borghi vorrei agire con un’ordinanza specifica. Questo farà avviare una serie di ordinanze riferite a certe opere e borghi. Dopo che si sarà fatto il programma straordinario di ricostruzione, poi sarà varata l’ordinanza, con il finanziamento di opere urgenti. Se non parte la ricostruzione dei borghi distrutti, il resto può anche iniziare, ma il processo di ricostruzione resta qualcosa di incompiuto. Il programma straordinario deve essere mirato ad obiettivi specifici. Ho intenzione di fare un’ordinanza di revisione delle opere pubbliche».
Il commissario straordinario ha colto l’occasione per ricordare come il termine del prossimo 30 novembre sia definitivo, per presentare i progetti per i danni lievi: «Le 21.000 domande che mancano all’appello per i danni lievi sono un numero meramente teorico, perché una serie di interventi hanno richiesto l’aggravamento del danno e sono finiti tra i danni gravi, molti altri sono ricompresi negli aggregati e seguono il loro iter».
«Noi non sappiamo quante di quelle 21.000 domande sono quelle immediatamente attivabili è la conclusione-. La legge parla di interventi di immediata riparazione. Ciò che è certo, lo dico perché cittadini e tecnici lo sappiano è che il termine del 30 novembre per la consegna dei progetti per i danni lievi, è perentorio e conclusivo. Per agevolare il lavoro dei tecnici e non pregiudicare i diritti dei cittadini, abbiamo scritto nell’ultima ordinanza la 108, che l’importante è che sia presentata la domanda entro il 30 novembre e successivamente si può poi integrare la documentazione entro 60 giorni».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati