di Andrea Ferretti
Nessuno vuole fare allarmismo, ma i numeri parlano da soli e sono spietati. La nuova ondata Covid avanza e non è un caso che, rimanendo nell’ambito di Ascoli, ieri venerdì 23 ottobre, la città fosse pressochè deserta fin dalle ore 21.
La stessa ora in cui, solo sette giorni prima, per non dire un mese fa, per i pedoni era perfino difficile districarsi tra le diverse centinaia di giovani (ma non solo loro) che brulicavano nelle vie e nelle piazze del cuore della città fino a notte fonda.
I numeri sono quelli che fornisce Area Vasta 5, costretta ogni giorno ad emettere impietosi “bollettini di guerra”, tanto per usare un termine che fa storcere il muso a tanta gente che non vuol leggere o sentir pronunciare nemmeno la parla “coprifuoco”. Ma quest’ultima è la stessa usata da quasi tutti i quotidiani del mondo, in attesa di sostituirla con un’altra, dalle conseguenze facilmente immaginabili, che alla fine metterà tutti d’accordo: lockdown.
Nelle ultime ventiquattr’ore i casi di Covid nella provincia di Ascoli son stati 247, mentre dall’inizio della nuova ondata (la data di riferimento è l’1 luglio) sono 1.302. Un numero che fa riflettere non poco se pensiamo che dall’inizio dell’emergenza il totale di positivi è 1.579.
I 247 casi emergono dai numeri emessi dai laboratori di Area Vasta 5 e da quelli privati ai quali molti cittadini si rivolgono – ovviamente pagando – per guadagnare tempo prezioso. Prezioso per se stessi e per gli altri.
Per quanto riguarda invece i guariti, questi sono stati in totale 480, di cui 211 dall’1 luglio (nessun nelle ultime ventiquattr’ore).
E ancora: i positivi che hanno terminato l’isolamento (condizione in cui si trovavano dal 12 ottobre) sono 43, i nuovi positivi che hanno terminato l’isolamento il 23 ottobre sono invece 15.
Al momento i ricoverati sono 25, mentre 21 sono le persone decedute dall’inizio dell’emergenza, di cui 8 dall’1 luglio.
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