Ancora 4 vittime del Covid nelle Marche, registrate dal Gores nelle ultime 24 ore (vedi tabella arancione sotto). All’ospedale di Ascoli è morto un uomo di 87 anni di Castel di Lama. A Fabriano, una donna del posto di soli 43 anni. Pure del posto, a Fermo è deceduta
una signora di 93 anni, mentre a Pesaro si è verificato il decesso di un uomo di 86 anni residente a Fano.
Immancabile la precisazione del bollettino regionale, diventato ormai un macabro tormentone se non addirittura una “giustificazione” per i danni del virus: «Tutti presentavano patologie pregresse».
Se però non avessero avuto il Covid, queste persone e le altre 1.021 decedute dall’inizio della pandemia (età media 81 anni e nel 95% con malattie) sarebbero morte ugualmente adesso? Oppure la loro aspettativa di vita poteva essere migliore? Sapere che avevano “malattie pregresse”, consola i familiari delle vittime per non averli potuti salutare un’ultima volta?
Le ferree regole ospedaliere vieta le visite.
Per cui i parenti di un ricoverato Covid resta a casa aspettando la telefonata che spesso racconta di un tragico epilogo.
Intanto continua a salire il numero dei contagiati in regione, con + 683 casi diagnosticati, rispetto a ieri, su un incremento di 3.024 tamponi. Lo riferisce il Gores (vedi tabella gialla sotto), che contrassegna con il segno + rispetto al giorno precedente anche i ricoveri (+47). Cresce per fortuna anche il numero dei dimessi (+5) e sono 5 in meno i pazienti ricoverati in terapia intensiva (-5).
m.n.g.
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