Vecchie storie
di “case chiuse”
ASCOLI – A 62 anni dalla legge Merlin, che chiuse le cosiddette “case di tolleranza”, Domenico (oggi 88enne) ricorda il “Casino” vicino al Tribunale che poi si spostò al ponte di Porta Cartara, gestito da “la Baffuta”, con prestazioni anche a 175 lire e la Forza Pubblica pronta a intervenire. La Giacobba, Anna la storta, Secondina “lu guf” e tante altre dopo il 1958 molte si misero in proprio, e le tariffe lievitarono
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