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Marche “zona arancione”,
il ministro Speranza lo anticipa
ad Acquaroli: «Sono sorpreso»

EMERGENZA CORONAVIRUS - Il governatore: «Una classificazione che fino a ieri non era prevista seppur negli ultimi due giorni i numeri dei positivi erano oggettivamente cresciuti, in particolare quello dei sintomatici». Le nuove misure entreranno in vigore da domenica
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Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche

di Luca Patrassi

Le Marche cambiano colore nel panorama cromatico legato alla diffusione del Covid ed entrano, per decisione del Governo, nel novero dei territori arancioni. Sorpresa e sconcerto al vertice della Regione.

La nuova zona arancione entrerà in vigore da domenica.

Il governatore Francesco Acquaroli ha subito commentato: «Qualche minuto fa mi ha chiamato il ministro Speranza per anticiparmi la comunicazione ufficiale rispetto alla variazione della fascia di colore della nostra regione, che da “gialla” diventa “arancione”. Una classificazione che fino a ieri non era prevista seppur negli ultimi due giorni i numeri dei positivi erano oggettivamente cresciuti, in particolare quello dei sintomatici. Per questo stavamo studiando un’ordinanza anti-assembramento che a questo punto diventa inutile. Passando da regione “gialla” a regione “arancione” le restrizioni diventano più forti.

Il ministro Speranza

Tra le misure principali, i bar e i ristoranti potranno lavorare solo con consegne a domicilio o d’asporto fino alle 22 e dovranno restare chiusi. È vietato spostarsi tra regioni e tra comuni se non per comprovati motivi di lavoro, di salute, di studio o necessità. Dispiace sicuramente veder ulteriormente compresse le nostre libertà e penalizzata la nostra economia, ma invito comunque a rispettare le misure previste dal Dpcm che avranno una validità di due settimane a partire da questa domenica compresa».

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Il Covid Center di Civitanova

Sorpresa per la decisione è stata espressa anche dall’assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini. Sul fronte ospedaliero maceratese la tensione resta molto alta: i reparti individuati per ricevere i pazienti Covid operano oltre il limite. Reparti pieni, ricoveri che sono in crescita e si evidenzia la carenza di operatori sanitari specializzati.

I tre moduli del Covid Hospital di Civitanova sono pieni e pare ci siano problemi nel reperimento del personale per l’apertura di un quarto modulo di terapia intensiva. Ad oggi sono 42 le persone ricoverate, che occupano ormai la metà dei posti disponibili. la Palazzina ex malattie Infettive di Macerata è piena ed anche al pronto soccorso si evidenzia una situazione molto critica. A meno di trasferimenti fuori provincia dei malati più gravi, la situazione maceratese dice che il piano Asur finora attuato è al collasso: c’è la necessità di sospendere servizi non urgenti, e poco frequentati, per dirottare le relative risorse professionali in reparti che sono già oltre il limite.

 



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