«Non si tratta di nulla di straordinariamente restrittivo, anche perché resta veramente poco su cui intervenire, ma soprattutto si cerca di organizzare spazi e momenti affinché si possano limitare situazioni di potenziale pericolo. Il virus è molto contagioso ma se noi ci comportiamo con intelligenza e diligenza possiamo prevenirlo».
Così il presidente della Regione Francesco Acquaroli presenta la nuova ordinanza che sta per firmare, ribattezzata anti-assembramenti.
Come aveva anticipato a Cronache Maceratesi, il provvedimento, infatti, dovrebbe contenere alcune misure già in vigore, il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare mascherine anche all’aperto, e poi la sospensione di educazione fisica, lezioni di canto e di strumenti a fiato nelle scuole, lo stop ai giochi da tavolo, delle carte, biliardo, bocce, effettuati nei centri e circoli sportivi e la raccomandazione di evitare feste e assembramenti in ambienti privati.
«Prima della comunicazione dell’ordinanza del ministro Speranza – spiega Acquaroli – stavamo pensando ad una nostra ordinanza volta a chiarire e rafforzare un insieme di prescrizioni, in gran parte già vigenti, utili ad abbassare la curva de contagio al di là delle fasi contingenti. In questi mesi è stato emesso un gran numero di ordinanze e di Dpcm, ma purtroppo non tutti sono sempre stati compresi e recepiti correttamente. Per questo, in questa fase così delicata, riteniamo fondamentale che tutta la filiera istituzionale si impegni a sensibilizzare i cittadini sull’importanza di ottemperare in maniera diligente alle prescrizioni emesse. Comprendo la grande confusione che si è ingenerata e l’accavallarsi delle norme. Comprendo anche l’esasperazione, ma resta necessario il massimo impegno di tutti per combattere la diffusione del Covid. Nei giorni scorsi, visto che le prescrizioni conseguenti alla zona arancione non ci aiutavano a limitare il vero punto debole che sono gli assembramenti, abbiamo pensato di continuare con il lavoro di redigere la nuova ordinanza che faccia definitivamente chiarezza e che, condivisa con Prefetture, associazioni, sindacati e Anci possa creare quella filiera istituzionale necessaria a raggiungere consapevolmente l’obiettivo. È fondamentale farlo ora, in questo periodo, per tutelare la salute e la sicurezza di tutti, in particolare dei più deboli, e per cercare di difendere con tutte le forze anche il lavoro e l’economia del nostro territorio alle porte del Natale. Sono in attesa delle osservazioni che ci stanno pervenendo, prima di procedere alla firma».
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