Il protocollo vaccinale per il gatto:
come si difende la sua e la nostra salute

ANIMALI - Molto dipende dallo stile di vita. I felini indoor sono predisposti a malattie diverse rispetto a quelli outdoor quindi diverse sono le esigenze e le protezioni che dobbiamo assicurare. I morsi, il semplice grooming collettivo, la condivisione di ciotole o cibo, possono rappresentare fonte di trasmissione certa
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di Maria Assunta Mandozzi

(medico veterinario)

Anche per il gatto come per il cane le vaccinazioni rappresentano un aiuto indispensabile per salvaguardare la sua salute e anche la nostra. Ancor di più nel gatto la profilassi vaccinale deve esse ben gestita per ovviare a inoculazioni eccessive che potrebbero predisporre ai famosi e indesiderati fibrosarcomi da inoculo.

I protocolli vaccinali per i felini dipendono molto dallo stile di vita degli stessi: i gatti indoor sono predisposti a malattie diverse rispetto a quelli outdoor quindi diverse sono le esigenze vaccinali e le protezioni che dobbiamo assicurare.

Ecco le malattie per le quali si vaccinano i nostri gatti.

  • Rinotracheite virale: grave e contagiosa malattia dell’apparato respiratorio trasmessa con le secrezioni nasali e oculari e sostenuta da un Herpesvirus. L’agente eziologico virale che presenta latenza e resistenza ambientale molto prolungata rende necessario richiami vaccinali costanti e annuali).
  • Panleucopenia felina: malattia grave, altamente contagiosa e spesso letale con sintomi prettamente enterici (vomito e diarrea liquida sanguinolenta) sostenuta da un Parvovirus molto simile al virus della gastroenterite del cane. La trasmissione può essere, oltre che diretta con le escrezioni, anche ambientale vista la prolungata resistenza del virus (scarpe e indumenti)
  • Calicivirus: virus responsabile di patologia respiratoria e che associandosi a due batteri, quali la Chlamidia e la Bordetella, è responsabile della “malattia delle prime vie aeree”.
  • Leucemia Felv: malattia virale che comporta grave immunodepressione e sviluppo di neoplasie con conseguenze quasi sempre letali nei soggetti. Si trasmette comunemente per contatto con le secrezioni salivari. I morsi, il semplice grooming collettivo, la condivisione di ciotole o cibo,  possono rappresentare fonte di trasmissione certa. E’ stata studiata anche una trasmissione verticale tra madre e prole sia durante la gravidanza sia durante l’allattamento quando la mamma accudisce i piccoli.
  • Clamidiosi: responsabile di congiuntivite acute e cronica nei gatti di tutto il mondo. Colpisce gatti molto giovani, è contagiosa ma con bassa mortalità. Le infezioni nei gatti adulti sono più rare a meno che non si associ ad altri agenti patogeni (calicivirus).
  • Rabbia: sintomatologia neurologica.

Tenuto conto delle modalità di trasmissione delle suddette malattie e dei soggetti che possono essere predisposti al contagio, il protocolla vaccinale consigliato nei gatti potrebbe essere il seguente.

8 settimane di vita: vaccino trivalente (panleucopenia, herpesvirus, calicivirus)

12 settimane di vita: dopo 21 giorni dal primo vaccino, vaccino trivalente + Leucemia.

16 settimane di vita: dopo 21 giorni dall’ultimo vaccino richiamo del trivalente + Leucemia.

Effettuate queste importanti vaccinazioni in giovane età (e si consiglia tutte uguali per tutti i gattini) il protocollo vaccinale varia in relazione al rischio di contagio a cui il soggetto è sottoposto.

Per i soggetti che vivono a casa e che non hanno contatti con altri gatti il rischio è basso quindi possono effettuare un richiamo vaccinale trivalente + Leucemia a un anno di età per poi continuare la profilassi vaccinale ogni due anni per Panleucopenia, Herpesvirus e Calicivirus. Importante è fare attenzione all’adozione di altri felini: in tal caso i nuovi soggetti devono essere prima vaccinati e poi, fatta passare una quarantena di controllo,  possono essere introdotti a casa e messi a contatto con il vostro gatto di casa. E’ consigliato inoltre un richiamo per la Leucemia ogni 2 o 3 anni in funzione del rischio.

Per i soggetti che invece vivono dentro e fuori casa, che hanno la possibilità di entrare a contatto con altri gatti, il rischio di contrarre Gastroenterite, Rinotracheite, malattia delle prime vie aeree e soprattutto  la Leucemia è decisamente alto e si consiglia quindi di procedere con un richiamo vaccinale di trivalente + Leucemia a un anno di vita e successivamente richiami annuali regolari.

Per quanto riguarda la vaccinazione antirabbica nel gatto non rappresenta una vaccinazione obbligatoria a meno che il soggetto felino non sia soggetto a spostamenti nel qual caso è obbligatoria e necessaria per il rilascio del passaporto.

 

 

 

 

 


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