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“Capitale italiana della cultura 2024”
Maxipiano per la candidatura di Ascoli

ASCOLI - L'assessore Donatella Ferretti rivela le tante iniziative in cantiere: «Solo eventi di qualità senza disperdere le risorse. Nuovi progetti e potenziamento delle iniziative già consolidate». A piazza Arringo grande polo museale con Pinacoteca, Museo Archeologico e Museo Diocesano nel nuovo allestimento. L'Arengo si prende la Chiesa dell'Annunziata che potrà essere utilizzata anche dall'Università. Il 2021 anno della svolta culturale?
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di Franco De Marco

L’obiettivo, ambizioso, questa volta è preciso: Ascoli vuole diventare, nel 2024, Capitale italiana della cultura. Chi conquista il titolo ha come premio 1 milione di euro per realizzare il suo progetto che deve essere molto articolato, innovativo e naturalmente di qualità.

Il Ventidio Basso di Ascoli

L’assessore comunale alla cultura, la professoressa di filosofia Donatella Ferretti, naturalmente in sintonia con il sindaco Marco Fioravanti, vuole seminare bene il terreno già nel prossimo anno. Il titolo non è facile da raggiungere, per la concorrenza agguerrita di tante altre città, ma la sfida è molto stimolante e non può che far che bene alla crescita della città. Non per nulla la Provincia di Ascoli, nella classifica italiana sulla qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore, è risultata quarta per cultura e tempo libero e addirittura seconda per numero di spettacoli in rapporto alla popolazione.

Il Coronavirus, male assoluto, che ha sconvolto la vita di tutti, forse un “merito” ce l’ha: consentire ai Comuni un po’ di respiro, causa purtroppo il blocco di tante attività come appunto gli spettacoli dal vivo,  per programmare più ponderatamente il futuro. L’assessora sta studiando un piano, spalmato su 3 anni, sulla carta molto interessante per costruire davvero Ascoli città della cultura con una rete molto fitta di attività e di contenitori di altissimo fascino che poche città in Italia possono vantare.

L’assessore alla cultura Donatella Ferretti

Ascoli ha basi solide. Ma il lavoro, ideativo e materiale, è enorme.  E’ necessario uno scatto di qualità. “Nuovi progetti e potenziamento di eventi ormai consolidati”, la parola d’ordine.

Anche per il 2021, causa Covid, capitale italiana della cultura sarà Parma. Per il 2022 tra le finaliste c’è anche Ancona. Per il 2023 sono state già designate senza concorso Bergamo e Brescia con motivazione solidaristica. Per il 2024 la partita è da giocare. La Giunta comunale ha già costituito un comitato ristretto ad hoc con la partecipazione del sindaco, dell’assessore, dell’assessore regionale Giorgia Latini, del direttore dei musei civici Stefano Papetti, del project manager del settore cultura Carlo Bachetti, dell’esperto in progettazione europea Giorgio Bisirri, di un rappresentante della Soprintendenza e di uno dell’Università. Questa è la cabina di regia che si rapporterà con i soggetti del territorio per mettere a punto il progetto dei progetti.

Milanesiana e Futuro Memoria Festival Cinesophia, Teatri del Sacro e App – «Sì Ascoli presenterà la sua candidatura -esordisce l’assessora Donatella Ferretti -. Ci puntiamo. Sappiamo che non è facile. Il programma per il 2021? Eventi di alta qualità senza disperdere le risorse a disposizione».

Il sindaco Fioravanti nella zona della Domus di corso Trieste

Quali sono i principali eventi? «La Milanesiana di Elisabetta Sgarbi, il Futuro Memoria Festival (direzione artistica di Massimo Arcangeli e Gino Troli, ndr) che ha ottenuto un grande successo nello scorso settembre nella sua prima edizione, Cinesophia, quindi la musica con Ascolipicenofestival, Nuovi Spazi Musicali e il cartellone di Ascoli Musiche, le arti sceniche contemporanee con Ascoli Piceno Present (App), “Cinema sotto le stelle” con proiezioni, ospiti importanti e premi, il Festival internazionale del cortometraggio, la rassegna di danza sperimentale “Ritratti d’Artista”, I Teatri del Sacro e altro ancora».

Il ritorno della lirica in piazza del Popolo, “Premio Licini” per l’arte contemporanea – «Nel prossimo anno, se le misure anti Covid lo permetteranno,  – annuncia poi l’assessora – abbiamo in programma di riportare la lirica in piazza del Popolo. E per i melomani speriamo che possano tornare le produzioni della Fondazione Rete Lirica delle Marche».

Ma il “pacchetto”, anzi “paccone”, del piano a lunga gittata per la cultura ascolana, ha tanti altri punti di riferimento. Ci sarà una nuova illuminazione a led per alcune sale della Pinacoteca e per il Museo dell’Alto Medioevo a Forte Malatesta per meglio valorizzare i tesori custoditi all’interno.

Il teatro Filarmonici

«A Piazza Arringo l’intenzione è di creare un grande polo museale con Pinacoteca, Archeologico e il nuovo Museo Diocesano che dovrebbe essere aperto prima dell’estate. – fa notare Donatella Ferretti – Per quanto riguarda l’arte contemporanea, vogliamo istituire il Premio Osvaldo Licini, di carattere internazionale, con residenza d’artista. La Galleria d’arte moderna nel polo di Sant’Agostino avrà un allestimento più funzionale. Stiamo progettando (finalmente!, ndr) un adeguato allestimento per meglio identificare all’esterno il Teatro dei Filarmonici (oggi nel più assoluto anonimato, ndr) destinando a sala convegni il foyer. Almeno tre rappresentazioni teatrali d’estate nel Teatro Romano».

Mamma mia quanta carne al fuoco.

Area archeologica visitabile a piazza Simonetti. Pronta stagione di prosa Covid permettendo – Un “pallino” dell’assessora Donatella Ferretti riguarda poi la valorizzazione di Ascoli archeologica soprattutto dopo la scoperta della Domus romana con pregevoli intonaci e di un decumano pressoché intatto nell’area di piazza Simonetti davanti alla Prefettura.

«Siamo d’accordo con la Prefettura per creare un’area archeologica visitabile – afferma –  garantendo comunque la circolazione stradale lungo via Trieste. Così come siamo d’accordo per prendere il carico, come Comune, la Chiesa dell’Annunziata, scrigno d’arte, che potrà essere utilizzata anche dall’Università per la consegna delle laure e altro. Con la Soprintendenza è prevista pure la valorizzazione dell’area archeologica di Castel Trosino. Pronta, Covid permettendo, anche una interessante la stagione di prosa nel Teatro Ventidio Basso con attori molto noti come Elena Sofia Ricci, Fabio Troiano, Mariangela D’Abbraccio e uno spettacolo del Balletto di Roma».

Il 2021 anno della svolta, in positivo, per la cultura ascolana?

 


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