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Consiglio comunale:
via libera alle case popolari a Monticelli,
esternalizzazione biblioteche rinviata

ASCOLI - Il sindaco Marco Fioravanti è tornato anche sugli sgravi per le imprese del Piceno ricadenti nell'area ex Casmez: «Serve una decontribuzione diretta, senza bandi». Per Nardini (Ascolto&Partecipazione) è inutile lo screening di massa in corso in città come forma di contrasto alla diffusione del covid
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Via libera all’unanimità alle nuove case popolari alla fine di Monticelli, nei pressi dell’ex casa cantoniera dell’Anas.

Si tratta del progetto da 27 alloggi (costo 5,5 milioni dagli iniziali 3) da realizzare in tandem tra Comune ed Erap con la progettazione della Scuola di Architettura dell’Unicam.

Una veduta di Monticelli

Una delibera, tornata in Consiglio per una piccola modifica alla convenzione (leggi l’articolo) che ha trovato il consenso di tutte le forze politiche in considerazione anche dell’emergenza abitativa con centinaia di famiglie in attesa di un alloggio popolare.

Non sono mancate le punzecchiature, senza troppi peli sulla lingua, tra maggioranza e opposizione anche sul tema caldo degli sgravi contributivi (leggi l’articolo) a favore del territorio piceno che un tempo ricadeva nell’area della Cassa del Mezzogiorno.

Sul punto il sindaco Marco Fioravanti ha ricordato la sua opera di persuasione condotta verso tutte le forze politiche augurandosi adesso l’arrivo dei benefici, sotto forma di sgravi contributivi, per le aziende del Piceno “in modo diretto senza bandi”.

Marco Fioravanti

In apertura di seduta il sindaco ha ricordato la campagna di tamponi di massa in corso di svolgimento in questi giorni in città ad opera della Regione e poi ha risposto all’interrogazione di Emidio Nardini (Ascolto&Partecipazione) sul futuro della stazione sciistica di Monte Piselli.

A riguardo Fioravanti ha ricordato la scadenza del 2024 come “fine vita” per gli impianti (seggiovia) superstiti assicurando che c’è già un progetto di rilancio messo dal Cotuge.

Nardini ha chiesto di conoscere il progetto, ma il sindaco ha risposto che non era oggetto dell’interrogazione.

Lo stesso Nardini, di professione medico cardiologo, ha poi bollato, in un momento “caldo” del Consiglio come “inutile” lo screening di massa in corso in città come forma di contrasto alla diffusione del covid.

Rinviato a data da destinarsi, invece, la delibera sulla esternalizzazione dei servizi biblioteca e messi comunali che il Comune intende affidare ai privati in ottica di rilancio e di risparmio per i costi del personale addetto (leggi l’articolo).

rp


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